Lukashenko minaccia l’Ue “vi taglio il gas”

“Se Bruxelles conferma le sanzioni fermo il gas in transito”. Un dozzinale bluff

Gianvito Pugliese

Il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko: “Se le sanzioni che ci stanno imponendo o ci imporranno in futuro ci metteranno in uno stato di emergenza e non saremo in grado di rispondere in nessun altro modo, ricorreremo a questa misura severa”, quella cioè di bloccare il transito del gas russo verso l’Europa.

Lukashenko, dunque, non è solo il dittatorello da repubblica delle banane, pupazzetto messo lì da Vladimir Putin, per tutelare gli interessi della Russia, in uno dei pochi Paesi che sono rimasti sotto la sua influenza, dopo la caduta dell’Unione Sovietica e lo sfaldamento dello storico Patto di Varsavia, la risposta sovietica alla Nato, Lukashenko prova a bluffare con l’Ue, terrorizzato dall’idea di sanzioni economiche che, impoverendo le condizioni di vita, già grame, in Bielorussia potrebbero provocare una rivolta popolare indomabile.

Bluff stupido, alla quale l’Ue potrebbe benissimo rispondere con un “Vedo”, senza correre alcun rischio. Il danno maggiore, infatti, da un fermo del gas russo, che attraversa la Bielorussia ed è destinato all’Europa, lo arrecherebbe propria a quella Russia del suo unico santo protettore, quel Vadimir Putin che senza i soldi del gas esportato, vedrebbe la Russia con le pezze da qualche nota parte, a cominciare dagli oligarchi, non proprio tranquilli per natura.

Ovvio, dunque, che se solo ci provasse, la reazione russa sarebbe ben peggiore e molto più violenta di quella europea.

Lukashenko, è di piana evidenza, dovrebbe circondarsi di consiglieri almeno meno stupidi, ma le dittature hanno tutte la stessa connotazione e limite, di circondarsi di Yesman idioti. Se non sono così non possono far carriera ed entrare nella stanza dei bottoni.

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