Appello anestesisti: lockdown ai non vaccinati
Atteso il +70% dei ricoveri nelle intensive in 3 settimane
La redazione
Il mondo è bello perché è vario. Anche quando una quarantina di medici no vax disturbano l’assemblea del loro ordine, ne riferiremo a parte, non serve farci veleno, capita: la stupidità non ha limiti.
Abbiamo appena dedicato l‘editoriale di oggi alla variante Omicron ed alla prevedibile stretta natalizia. In soccorso arrivano gli anestesisti ospedalieri che, con questo trend di contagi, si aspettano un aumento del 70% dei ricoveri in terapia intensiva nell’arco di 2-3 settimane.
Chiaro che siamo in una situazione di allerta sanitaria. Il Ministero della Salute è categorico in proposito. E se il virologo Fabrizio Pregliasco giudica credibili i modelli che ipotizzano 50mila casi dopo le festività natalizie, non è ottimistica neanche la valutazione degli anestesisti.
Alessandro Vergallo, presidente dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac): “nelle prossime 2-3 settimane ci aspettiamo un aumento del 70% dei posti letto occupati in intensiva da malati Covid, raggiungendo così circa 1700 pazienti in intensiva”. Per Vergallo: “i posti in intensiva sono 9mila, ma non tutti effettivi, e ne sono occupati circa mille“. La Corte dei Conti, sottolinea lo stesso Vergallo, lo scorso maggio, ha indicato mille posti reali in più rispetto ai circa 5100 presenti, per un totale dunque di circa 6100 posti nelle rianimazioni, dunque: “irrealistico pensare di poter aumentare i posti letto ulteriormente, perché mancano i medici. Non è questa la soluzione, non si può spremere ancora il sistema. Se la politica continuerà a proporre la moltiplicazione dei posti letto in intensiva e area medica come unica soluzione per fare fronte al peggioramento dell’ondata pandemica, aggirando la soglie limite previste ed incurante della carenza cronica degli organici medici e delle condizioni di lavoro dei sanitari, allora non escludiamo azioni di protesta dei medici anestesisti e di Pronto soccorso, fino allo sciopero. Occorre adottare misure di contenimento sociale più drastiche per frenare la circolazione del virus, come il lockdown stringente per i non vaccinati.
E conclude: “Ci rimane davvero poco tempo per agire con misure più restrittive e prevenire un tragico aumento di casi e ricoveri”.
Speriamo che la politica non faccia orecchie da mercante. A mali estremi, estremi rimedi. Non è piacevole, ma quando serve, serve. Ciò che non serve è rinviare, proposta che abbiamo recentemente ascoltato da qualche politico che fa carte false per lisciare il pelo ai no vax, a mero scopo di accattonaggio di qualche voto.
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