Draghi incontra i sindacati, prove di dialogo
Sulla riforma della legge Fornero, Mario Draghi ha incontrato a Palazzo Chigi Landini, Sbarra e Bombardieri
Gianvito Pugliese
E’ durato meno di un’ora l’incontro dei tre segretari dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, col Presidente del Consiglio Mario Draghi. Il filing tra Draghi ed i sindacati si era interrotto quando, prima Landini (Cgil). e poi Bombardieri (Uil), hanno proclamato lo sciopero generale di otto ore il 16 dicembre scorso contro la manovra. La Cisl si dissociò dallo sciopero. Qualche tensione si registrò nei giorni successivi soprattutto tra Bombardieri e Sbarra. Cgil e Uil furono molto critici nei confronti del governo che prima dello sciopero evitò l’incontro ed una mediazione.
Dopo una breve parentesi di chiara incomprensione, Landini fu piuttosto duro nell’invitare Draghi al dialogo con le parti sociali, sindacati dei lavoratori e dei datori di lavoro, che in questo momento storico sono certamente più rappresentativi della realtà sociale, rispetto finanche agli stessi partiti, per dirla col Manzoni, “in tutt’altre faccende affaccendati, a questa roba morti e sotterrati”, sembra tornato il sereno.
A riportarlo anzitutto la disponibilità del Governo ad avviare il confronto con tavoli tecnici per la riforma della legge Fornero. “Possiamo lavorare su qualsiasi modifica purché non sia messa a repentaglio la sostenibilità delle pensioni nel medio e lungo periodo e all’interno del contesto europeo” ha dichiarato Draghi.
Un chiaro ed inequivocabile invito al dialogo ed alla collaborazione. A quel tavolo coi Sindacati confederati “ci saranno il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, il consigliere economico Marco Leonardi e i ministri competenti, Orlando, Franco, Brunetta. Non ci sarà Draghi“, fa sapere Luigi Sbarra della Cisl.
Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, lo definisce “Un appuntamento importante. Si è deciso di aprire finalmente il cantiere per discutere della riforma della legge Fornero. Con tre confronti: sulla flessibilità in uscita, sulla previdenza per giovani e donne e sulla previdenza complementare. Abbiamo concordato il metodo“.
E per Sbarra: “È stato un incontro importante. Il governo ha accolto la nostra impostazione per avviare una fase di confronto per negoziare una riforma complessiva, strutturale delle pensioni. Domani ci invieranno un calendario di incontri. Abbiamo riaffermato il principio che il tema pensioni non può essere solo un costo economico ma un tema di sostenibilità sociale. Il giudizio è positivo: finalmente apriamo il cantiere della riforma Fornero, nella prospettiva di rendere il nostro sistema più flessibile più equo, più sostenibile” e prosegue: priorità sono le pensioni di garanzia per i giovani e le donne, flessibilità in uscita, di come rendere strutturale l”Ape social e di come incentivare l’adesione alla previdenza complementare, soprattutto per i giovani e le donne”.
Interrogato sul rapporto con Cgil e Uil, Sbarra risponde: “avevamo già presentato mesi fa una piattaforma unitaria su quella base, su quella impostazione si articolerà il negoziato. Certo lo strappo c’è stato, ci sono divisioni e diversità non tanto rispetto agli obiettivi delle piattaforme ma sul giudizio che diamo dei risultati. Quanto alla legge di Bilancio nell’ultimo mese e mezzo è migliorata. Continueremo a migliorala. E poi dobbiamo discutere delle nuove priorità dell’agenda sociale e sindacale del prossimo anno, di inflazione, crescita salariale, di lavoro e Pnrr”.
Sbarra non torna sui suoi passi sulla mancata adesione allo sciopero, ma è molto più disponibile a riconoscere la positiva attività dei colleghi nel migliorare la manovra, Una maniera per riportare all’interno della confederazione sindacale quell’unità che, se minata, li danneggia tutti indistintamente.
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