Boris Johnson supera se stesso
A proposito del party a Downing Street al quale ha partecipato, con la moglie: “credevo fosse lavoro”,
Gianvito Pugliese
Ho aperto stamane il giornale riferendo dei Tory che stavano scaricando il loro attuale primo ministro Boris Johnson e, con le dichiarazioni del leader conservatore sulla festa incriminata, chiudo questa giornata, salvo importanti novità dell’ultim’ora che vanno per forza pubblicate,
Boris Johnson -chiamato in Parlamento, per riferire sul partygate- si è scusato sostenendo che lui in quel 20 maggio si recò in giardino per ringraziare i suoi collaboratori del lavoro svolto e si trattenne per solo 25 minuti, prima di rientrare rientrò all’interno: Comunque era convinto si trattasse di lavoro.
“Voglio scusarmi. So che le persone in tutto il Paese hanno fatto sacrifici straordinari. Conosco la rabbia che provano contro il governo e me. Anche se non posso anticipare le conclusioni dell’inchiesta, abbiamo sbagliato”. Queste le parole di apertura del suo discorso.
Keir Starmer, leader dei laburisti, ha accusato Johnson di mentire in merito allo scandalo del party-gate e ne ha chiesto le dimissioni “L’opinione pubblica è convinta che lei stia “mentendo, La vostra difesa è offensiva. Farà finalmente la cosa giusta e si dimetterà?“.
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