Escalation della criminalità minorile

Il 6,5% dei minorenni fa parte di una baby gang, il l 16% ha commesso vandalismo,

La redazione

Dopo aver da tempo abbandonato la scuola, restando privi di un titolo di studio, senza lavoro e senza neanche la voglia di cercarselo, nel far parte del branco della baby-gang ripongono tutto l’orgoglio dell’appartenenza. E’ incredibile, ma in quell’appartenenza realizzano la propria voglia di riscatto e provano a sfuggire da una vita, almeno al momento, senza prospettive.

La violenza contro persone e cose è la naturale evoluzione della loro scelta, non un danno collaterale, ma un’affermazione del proprio io che rivendica “rispetto” e “benessere economico” e che lo si realizzi nei e coi reati, poco conta.

E’ questa la foto impietoso della criminalità di gruppo che lega gli adolescenti, motivo di grave allarme in tante città, ed in particolare a Bologna e Napoli, o Roma.

Secondo l’Osservatorio nazionale sull’adolescenza, istituito presso il Ministero per la famiglia il 6,5% dei minorenni fa parte di una banda, il 16% ha commesso atti vandalici, mentre tre ragazzi su dieci hanno partecipato a una rissa.
Danneggiamenti, furti e ricettazioni, rapine ed estorsioni, risse e lesioni, diffusioni di immagini pornografiche sui social: sono i reati più comuni ai ragazzini” ci ricorda il procuratore capo dei minori di Brescia Giuliana Tondino. Ne parla distintamente nella sua relazione all’anno giudiziario dello scorso gennaio.

La magistrata, sottolinea che alcuni adolescenti hanno “deficit cognitivi non riconosciuti o riconosciuti tardivamente“, oppure “hanno problemi psichici mai riconosciuti e mai curati. Sono ragazzi con deficit educativi o gravi problemi in famiglia riconosciuti troppo tardi e non efficacemente fronteggiati“. Si tratta di ragazzi che hanno abbandonato la scuola e lo studio senza inserirsi nel mondo del lavoro. 
    Dai dati del Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità, gli ingressi di minori negli Istituti penali per i minorenni in Italia nel 2020, sono stati 713. Ma molto allarmante il dato dei denunciati: circa 30.000.

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