Twitter bacchetta Trump
Trump non ci sta a farsi bacchettare da Twitter e tanto per non smentirsi, fa minacce discorsi vagamente minacciosi.
Gianvito Pugliese
Donald Trump, nella foto di copertina durante la conferenza stampa contro twitter, aveva recentemente con due twitte, cinquettii come li definisce simpaticamente più d’uno, insinuato “il rischio di frode elettorale” dopo che il governatore democratico della California, Gavin Newsom, sta esaminando e pensando di attuare il voto per posta a causa del coronavirus.
Twitter li ha bollati col timbro con l’avviso «verificare i fatti» e un link in cui è spiegato che le dichiarazioni di Trump sono prive di fondamento, citando a sostegno la Cnn, il Washington Post e altri media. Cioè tutta la stampa autorevole statunitense.
Il tycoon ha reagito a modo suom prima con vaghe minacce e subito dopo precisando di voler, prima«regolare», poi addirittura «chiudere» le piattaforme di social media.
La bevuta di candeggina, se l’ha fatta davvero, senno qualcos’altro, deve aver ottenuto brutti effetti, al punto di non capire neanche quale tegola si è rotto da solo sulla testa.
Ci hanno provato Xi Jinping e Vladimir Putin, ed hanno dovuto far, precipitosamente, marcia indietro. Una ragione ci sarà?
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