Severino Filisetti
Da un po’ di tempo stavo meditando di presentarvi un amico. Non un personaggio VIP da copertina, ma nella sua professione ed arte veramente un Grande, col suo aspetto sornione e occhi limpidi, penetranti.
Maria Catalano Fiore
Severino Filisetti o FILISETTI ARTE, come preferite, è un personaggio notevole: imprenditore, gallerista, artista egli stesso, ma soprattutto è un “Uomo” di quelli vecchio stampo e con solide radici.
Le sue radici non potevano affondare in un posto migliore: Caravaggio. Abitando, tutt’ora, a tre km. da Fornovo San Giovanni, in un contesto di impianto medioevale da lui rimaneggiato.
Caravaggio attualmente un bel comune della Bergamasca, ha dato i Natali al Grande Maestro Michelangelo Merisi da…Caravaggio. A Caravaggio non si può non respirare l’aura di un grande pittore dalla personalità così forte. Una rispolverata….
Michelangelo Merisi nasce il 29 settembre 1571, da un architetto, anche carpentiere a servizio del marchese di Caravaggio, Francesco Sforza. Una famiglia abbastanza stimata, Michelangelo studia un po’ con i rampolli Sforza e, dopo il manifestarsi delle sue tendenze artistiche, dal 1584 nella bottega del bergamasco Simone Peterzano (1535-Mi 1599) di scuola veneta/controriforma, allievo di Tiziano Vecellio (m.1576) attivo tra la bergamasca e Venezia, sino al suo trasferimento a Roma e poi in giro tra l’Italia e Malta.
Senza dubbio la sua nuova tecnica pittorica è alquanto innovativa, come l’uso della luce e come lo è la sua vita inquieta e a tratti oscura, costellata da avvenimenti truci e violenti che si sovrappongono. La sua vita da fuggiasco non lo riporta più a Caravaggio, si spegne il 18 luglio 1610 sulla spiaggia di Porto Ercole, aveva solo 38 anni. Ma le celebri opere che ha lasciato parlano per lui.
Dopo questa doverosa premessa, che poi comprenderete meglio, torniamo all’amico Severino Filisetti. Seve, come tutti lo chiamano, proviene da una famiglia semplice, oltre ai genitori vi sono 4 fratelli e 2 sorelle. E’ il terzo dei maschi in un’epoca e situazione della bassa bergamasca in cui bastava la licenza elementare per sentirsi istruiti, anche perché non ci sono né medie né avviamento nei dintorni.
A 13 anni comincia a lavorare, ma ne dimostra di più come altezza e fisico: un uomo fatto molto orgoglioso di poter contribuire all’economia famigliare. L’unica entrata sicura era, infatti quella di suo padre. Così, proprio con suo padre prende il treno la mattina alle 5 per raggiungere la sede di lavoro a Milano, un tragitto di un’ora e mezza, a volte di più, attraversando Treviglio, Cassano d’Adda, Segrate ed infine Milano. Viceversa di sera dopo una giornata pesante.
Il giorno che diventa maggiorenne perde il padre in un grande incidente, un dolore enorme, il poveretto aveva solo 54 anni.
Seve decide di mettersi in proprio, di creare una piccola impresa edile tutta sua. Erano gli anni della grande espansione urbanistica e man mano l’impresa si ingrandisce conseguendo buoni successi e guadagni.
Sin dall’inizio Seve mira ad acquistare qualche opera d’arte. E’ infatti, da sempre molto attratto dall’arte e da qualsiasi forma artistica sin da piccolo.
Così a 45 anni, con un piccolo gruzzolo apre addirittura una galleria la “Filisetti Arte” prima a Crema con mostre di artisti emergenti come Eugeni Dibsky, Klaus Mehrkens, Fausto Bertasa, Carlo Puentes, Nes Ierpa ecc… cosi per 10 anni. Nel frattempo aveva sempre la sua impresa a sostenerlo finanziariamente.
A 57 anni realizza un sogno, aprire una galleria d’arte proprio a Caravaggio, in un ambiente dove probabilmente il Caravaggio ha vissuto e frequentato nell’ambito della residenza sforzesca.
La galleria va benissimo e la tiene per circa sette anni, poi si ritira per godersi l’arte in prima persona. Su questo egli stesso dice: “Mi sono ritirato e adesso, come pensionato, godo delle esperienze avute frequentando tutti i miei artisti che ringrazio molto per avermi trasmesso ciò che a me è sempre mancato e che ho sempre desiderato sin da bambino: essere un Artista!”.
Questa è la vita di un uomo vero che ovviamente si è anche sposato, ha figli e nipoti, un uomo che respirando arte, pur senza una cultura specifica, ma formandosi sul campo, ha messo su una impresa e poi ben due gallerie d’arte, tra cui una in un posto storico-artistico da sogno.
Forse gli mancano le parole giuste per scrivere degli artisti notevoli che ha frequentato, ma: “Ho acquisito molto mentalmente, anche se non sono fluido con le parole”.
Caro amico, hai fatto più tu per l’arte e gli artisti che qualche saccente studioso che parla parla, ma conclude ben poco. Il vero gallerista è colui che vive a contatto con gli artisti, li scopre, li invoglia, li spinge ad osare, li aiuta per quello che può. questo è un gallerista non un fittacamere di lusso, ma vuoto di contenuto e fini di crescita.
E’ la purezza delle tue idee si rispecchia nei disegni che esegui dappertutto, regali o meno, ma sono espressione del tuo IO interiore, e tu forse non te ne rendi conto, ma rispecchiano molto le Botteghe d’arte del tuo territorio, a volte con particolari addirittura fiamminghi, come la cura degli sfondi elaborati, o finestre aperte,” un quadro nel quadro”. Le tue donne hanno colli allungati alla Modigliani, gli occhi sbarrati di stampo espressionista tedesco. ecc…. da storica potrei analizzare questi particolari, uno per uno, magari per te istintivi…..
Bellissima la tua sperimentazione continua di tecniche e superfici, bella la tua collezione di tazzine in ceramica, ognuna un oggetto d’arte a parte.
Difficile individuare una più bella dell’altra che riflettono pienamente tutte le opere grafiche e quei canoni istintivi che, in te, emergono spontaneamente.
E non dirmi caro amico che non hai la preparazione giusta. L’Arte tu l’hai dentro e la preparazione l’hai conquistata giorno per giorno. Non è piaggeria, ma ti dico sinceramente BRAVO.
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