Ravioli con rafano
Per dare un tocco diverso al pranzo domenicale, provate a sostituire il formaggio grattugiato sulla paste con il rafano. Cos’è? Ve lo spiego subito.
Nonna Camilla
La cucina domenicale diventa noiosa sempre con lo stesso ragù anche se buonissimo e i maccheroni.
Io vi do un piccolo suggerimento, fate un sugo più semplice e al posto del classico formaggio pecorino, o parmigiano, grattugiato condite la pasta con del rafano grattugiato.
Il rafano è una specie di tubero perenne chiamato anche barbaforte o cren, ha l’aspetto di una specie di patata bitorzoluta, si trova un po’ in giro per le nostre campagne, reperibile in tutti i mercatini rionali o da qualche fruttivendolo fornito.
Probabilmente originario della Spagna si presenta come una grossa radice bianca dal sapore forte e deciso. Una volta lavata bene e ben spazzolata, grattate o tagliate via la buccia, poi grattugiatela con una normale grattugia, attente all’odore pungente e agli occhi gocciolanti. State attente a non toccare gli occhi, meglio usare i guanti di lattice, per questa operazione.
Mettetela quindi da parte; la radice di Rafano ha notevoli proprietà antibatteriche ed antibiotiche, aiuta molto la digestione ed è anche purificante per le vie respiratorie. E un ottimo analgesico ed è particolarmente ricco di vitamina C, rafforza le difese immunitarie, fa anche da supporto al cuore….però dovete amare i sapori piccanti e piuttosto forti.
Diciamo che è diffuso come una specie di tartufo dei poveri. In passato sopperiva anche alla carenza di formaggio, un po’ come la mollica rafferma ripassata e usata come condimento.
Io ho scelto di preparare dei semplici ravioli ripieni di ricotta ed erbette, di fare un sugo semplice e poi…..
Ingredienti per 4 persone: 350/400 g. di ravioli (potete usare anche quelli freschi in commercio, molto buoni) una radice media di rafano. Per il sugo: un filo d’olio, una cipolla tritata finemente, 250 g. di passata o pomodorini, un filo d’olio, sale q.b.
Preparazione: innanzi tutto, preparo un sughetto con un filo d’olio, cipolla tritata finemente, una volta appassita con l’aggiunta di un dito d’acqua, aggiungo della passata o pomodorini, lascio andare per una mezzoretta rigirando ed eventualmente aggiungendo poca acqua ogni tanto ed aggiustando di sale.
Metto sul fuoco l’acqua salata per lessare i ravioli. Una volta lessati li condisco con un mestolino di sugo e poi…..
Poi possiamo spolverare con un il rafano grattugiato a piacere a seconda del gradimento o meno del gusto forte e piccante.
Ed ecco qui pronti i nostri ravioli (in copertina) ma il rafano grattugiato è buono anche su rigatoni, tagliatelle o il formato di pasta che preferite. Dopo il primo impatto li gradirete molto, parola di nonna Camilla, che vi augura da ore buona domenica!
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