Notte di combattimenti tutt’intorno a Kiev
Attacco anche alla centrale elettrica
Gianvito Pugliese
Ricordo bene anche l’ultima menzogna si Putin al popolo russo ed al mondo: “colpiremo solo le postazioni militari, nessun danno, nessun pericolo e nessuna privazione per i fratelli ucraini non in armi”. Cominciamo a conoscerlo bene, le sue promesse sono l’esatto contrario di ciò che ha in mente ed ordinato di fare ai suoi masnadieri senza onore. La foto di copertina dice più di mille parole. Potenza delle immagini.
“Forti esplosioni e lampi nel cielo ancora buio” la descrizione di un Collega. E’, per ora, la notte più lunga di Kiev. Ma ogni notte diventa sempre più tragica.
La troupe della Cnn, presente nella capitale ucraina, narra una guerra sempre più vicina. E la Bbc racconta di una forte esplosione in piazza Maidan e di violenti combattimenti intorno alla centrale elettrica che alimenta la città. I militari russi, fedeli all’ordine del Capo di non far danni alla popolazione, mirano a lasciare senza energia la capitale.
Dalle forze armate ucraine sappiamo di “pesanti combattimenti in corso nella città di Vasylkiv”, che dista 18 km dalla capitale, verso la quale le forze russe avanzano da più direzioni.
E ieri sera Zelensky aveva preconizzato che gli invasori russi avrebbero attaccato nella notte la capitale. E’ li infatti che si deciderà il destino dell’Ucraina. Lo stesso Zelensky, aveva fatto sapere di essere pronto a discutere “immediatamente” un cessate il fuoco, preliminare a negoziati di pace tra Ucraina e Russia. La Bbc afferma di aver saputo da Kiev: “Che ufficiali di entrambi i Paesi sarebbero già al lavoro per definire modi e tempi.” Ma le proposte dei russi di tenerlo a Misk e degli ucraini a Varsavia, entrambe chiaramente provocatorie, non depongono bene sui tempi brevi, che ovviamente non giovano a Putin, che vuol negoziare da una sempre maggiore posizione di forza, unica parola che sembra conoscere bene, ma forse neanche troppo, visto che sta sfidando ed attaccando una forza, l’occidente intero, capace di spazzarlo via dalla faccia della terra. Cosa che non mi dispiacerebbe affatto e che accoglierei con un sospiro di sollievo.
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