Il 60% dei missili russi lanciati in Ucraina fallisce
Lo affermano funzionari dell’intelligence Usa protetti dall’anonimato
Gianvito Pugliese
I funzionari statunitensi, hanno reso nota l’informazione “in condizione di anonimato”, cioè con la garanzia che i loro nomi non sarebbero stati resi noti, a causa della sensibilità delle informazioni. Gli stessi non hanno fornito prove a sostegno della valutazione fatta dai servizi Usa, né hanno spiegato le cause degli alti tassi di fallimento dei missili russi.
Gli Stati Uniti stimano, infatti, che la Russia stia fallendo, sia in fase di lancio che nelle fasi successive, fino al 60% per i missili a guida di precisione, che sta utilizzando nell’attacco all’Ucraina.
Ciò spiegherebbe perché la Russia non sia riuscita a raggiungere gli obiettivi di base dalla sua invasione che ormai dura da più di un mese. La neutralizzazione dell’aviazione ucraina da parte russa è infatti, un totale fallimento. Peraltro, nonostante l’apparente divario di forza tra l’armata russa e la difesa armate ucraina, molto più piccola, la Russia non riesce a conquistare le più importanti città ucraine.
Il Cremlino e il ministero della Difesa russo non hanno commentato e nemmeno negato, com’è loro abitudine radicata. .
Un tasso di fallimento includere qualsiasi fase, dai fallimenti del lancio a un missile che non esplode all’impatto.
Il Pentagono stima che la Russia abbia lanciato più di 1.100 missili di ogni tipo dal 24 febbraio data d’inizio della guerra.
La Russia ha schierato due due tipi di missili da crociera il Kh-555 e il Kh-101. Lo afferma il Progetto di difesa missilistica del centro di studi strategici internazionali.
Gli Stati Uniti sono convinti che la Russia abbia lanciato missili da crociera dallo spazio aereo russo all’inizio di marzo quando ha attaccato una base militare ucraina vicina al confine polacco,
Gli attacchi missilistici sono stati un’arma privilegiata dell’invasione russa, che ha ucciso migliaia di civili, comprese donne e bambini, e ha privato delle proprie case oltre un quarto dei 44 milioni di ucraini, con bombardamenti finalizzati a colpire aree residenziali, scuole, ospedali nelle città ucraine, tra cui Kharkiv e il porto assediato di Mariupol sul Mar d’Azov.
La Russia, che afferma che i suoi militari sono impegnati in una “operazione speciale” di denazificazione in Ucraina, nega di prendere di mira i civili. Ma le città attaccate e rase praticamente al suolo all’80% smentiscono categoricamente e platealmente le bugie seriali del Cremlino e dell’Armata russa.
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