Stop della Cina a collaborazione scientifica con la Russia
Lo rende noto il presidente dell’Accademia delle scienze russa
La redazione
Non è tutto oro quello che riluce. Gli accordi di cooperazione russo-cinesi, sanciti nell’incontro tra Putin e Xi Jiping alla vigilia delle Olimpiadi di Pechino, non sono poi così totali ed inossidabili come Putin vuol far credere al mondo. Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina la Cina avrebbe smesso di collaborare con la Russia in campo scientifico. Lo sostiene – e stranamente lo riferisce l’agenzia di stampa russa Tass – Alexander Sergeev presidente dell’Accademia delle scienze russa: “Se parliamo delle direzioni sud o est, sfortunatamente posso dire direttamente che i nostri colleghi scienziati cinesi hanno anche loro premuto il bottone ‘pausa’ e nello scorso mese non siamo stati in grado di entrare in discussioni serie con loro, nonostante il fatto che abbiamo avuto un’eccellente collaborazione attraverso una regolare comunicazione”.
“In ogni caso – ha continuato – noi dovremo tornare alla normale cooperazione anche in campo scientifico, quindi la giusta cosa da fare è comportarsi in un modo tale da non offrire provocazioni, non rompere le relazioni e tentare di fare quel che possiamo laddove possibile”.
Al momento, ha concluso Sergeev, l’accademia russa manterrebbe contatti con alcuni scienziati, ma solo su base individuale e volontaria, mentre i contatti tra agenzie e accademie sono molto difficili.
“Non c’è mai stata una situazione del genere” le parole finali di Sergeev.
Il ministero cinese della Scienza e Tecnologia, ha reso noto che lo scorso anno tra Cina e Russia c’erano più di mille progetti comuni di ricerca.
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