Alberobello celebra i 25 anni dell’Unesco

La cittadina di Alberobello si trasforma in una mostra diffusa per celebrare i 25 anni nell’ UNESCO.

Maria Catalano Fiore

Sino al 1 maggio la cittadina dei Trulli, in Valle D’Itria, ospita una mostra Collettiva d’Arte Contemporanea che crea un suggestivo dialogo con questo territorio.

Questa incredibile Mostra a cielo aperto si dipana nell’inconfondibile tessuto urbano, unico al mondo, dialogando con quelle che oggi riteniamo bizzarre morfologie, ma nei secoli scorsi erano un vero ed originale apparato difensivo.

La Mostra infatti, proprio rifacendosi ai simboli dipinti sui trulli, di chiama: “Segni elementari”, arte contemporanea curata da Francesco Carofiglio affiancato da un comitato composto da Concettina Ghisu, Lorenzo Madaro e Brizia Minerva.

Mimmo Palladino

Sono ben 25 anni che la cittadina pugliese è stata inserita tra i siti tutelati dall’Unesco.

L’evento espositivo promosso dall’Assessorato alla cultura del Comune di Alberobello con il sostegno di Regione Puglia e Teatro Pubblico Pugliese raduna, sotto l’ombra dello splendido cavallo di Mimmo Palladino, 22 artisti.

Artisti di calibro anche se tra loro spiccano, sicuramente, Mimmo Palladino (Paduli -Be- 1948) artista, pittore, scultore ed incisore. Tra i principali esponenti della Transavanguardia italiana, movimento artistico teorizzato e promosso da Achille Bonito Oliva dal 1980 in poi. Le sue opere sono nei più importanti Musei Mondiali. Il Cavallo esposto fa parte del ciclo “Montagna di sale” (2011) opera eretta in Piazza del Plebiscito a Napoli, disseminata di cavalli arcaici, e poi sulla “Focara” di Lecce nel 2012. Per i suoi meriti artistici, dal 2012, è Commendatore al Merito della Repubblica Italiana.

Installazione luminosa seguendo i simboli sui trulli….

I 22 artisti prescelti sono: Josè Angelino, Francesco Arena, Pamela Campagna, Francesco Carofiglio (organizzatore), Tiziana Contu, Ada Costa…

Ada Costa

Alessandro Costanzo, Daniele D’Acquisto, Franco dell’Erba (n. a Rutigliano -Ba-nel 1949, vive e lavora a Capurso) espone da professionista sin dal 1980, pioniere dell’uso delle luminarie nell’arte contemporanea, valorizza così il folklore della sua terra di Puglia e ….la fantasia al potere!.

Mimmo di Caterino

Domenico (Mimmo) di Caterino….si può classificare: artista, poeta e prosatore di verità scomode, nato a Napoli nel 1973, vive e lavora tra la Sardegna e il mondo….un po’pecora nera, molto genio.

Helmut Dirnaicher, Viviana Fernandez Nicola, Francesco Fossati, Shay Frisch, Nicola Genco, Pietro Guida, Sophie Ko, Loredana Longo, Mimmo Palladino, Pasquale Santoro, Raffaele Vitto).

Differenti per sensibilità, curriculum di vita e carriera, nazionalità e generazioni. Disseminati tra i Trulli di via Montenero, del Museo del Territorio, e vari luoghi privati.

E’ indubbio che la Città di Alberobello sia unica ed inimitabile. E’ indubbio che questa mostra sia tra le migliori di Arte Contemporanea nell’attuale panorama italiano, ma è sconsolante che se ne dia notizia alla stampa solo dopo le festività pasquali, ad un mese dalla sua apertura e una decina dalla sua chiusura.

Scarsa la campagna di stampa….strano….forse poggiata solo sulla redenzione della Gazzetta del Mezzogiorno che le dedica poco spazio, eppure sono fondi Regionali e tutti gli organi di stampa, anche on-line dovrebbero esserne informati per poter a loro volta informarne i fruitori.

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