Gran moda nelle donne di altri tempi.
Zibellino, uno status simbol del ‘500, ma anche un deterrente per le pulci, fin troppo diffuse.
Nunzia Zampino
Uno degli accessori di gran moda nel Rinascimento era lo zibellino da mano. Da molti veniva chiamato da pulci, ovviamente per una motivazione ben precisa.
All’epoca, l’igiene personale era molto scarsa, per cui le pulci invadevano letti ed ambienti vari. Secondo dei detti dell’ epoca, la pelliccia di zibellino attirava questi animaletti, evitando così che si posassero sul corpo delle persone e prevenendo strane malattie ( i detti, ovviamente, non posso garantire rispondano a verità).
L’animale era imbalsamato, non del tutto solo codina, zampette e muso. Spesso veniva posato su di una spalla, o intorno al collo, o semplicemente usato come manicotto per tenere le mani al caldo.
Spesso la testa dell’ animale era d’oro, incastonata da pietre preziose e motivi smaltati. Chi poteva permetterselo ingioiellava anche le zampe.
Lo zibellino rappresentava il simbolo della ricchezza. Chi lo indossava era sicuramente una persona benestante, era usato anche come portafortuna, perché simbolo di fecondità. Da molti documenti, risulta che questo piccolo accessorio veniva donato in dote come regalo nuziale.
Nel ‘500, moltissimi ritratti maschili o femminili, vengono arricchiti da questa pelliccia. Era molto costosa, tanto che nel 1545 a Bologna si decretò che per permetterne l’acquisto anche da persone di un ceto medio, queste pellicce dovevano essere molto più semplici.
Sembrerebbe che le prime donne a lanciare la moda della pelliccia di zibellino siano state Isabella e Beatrice d’Este, da lì la moda fu diffusa in tutta Europa.
Nell’ immagine di copertina Isabella de Medici, anche Lei amante di questo prestigioso ornamento….
Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Grazie.