Piano europeo: fine della dipendenza dal gas russo
Ne parla Thierry Breton, commissario europeo per il Mercato interno
La redazione
Non solo i ricavi del gas e del petrolio dai Paesi della Ue finivano per finanziare la guerra di Putin. in pima battuta all’Ucraina, ma in realtà all’occidente ed alla democrazia, etichettati dal duo Putin-Kirill come l’impero del male, ma Putin se ne è servito per aggirare le sanzioni occidentali e, pretendendo il pagamento in rubli, tentare per l’ennesima volta di spaccare l’unità dell’Unione europea ed in ultima analisi dell’occidente. Il Gas russo è divenuto quindi un’arma impropria nelle mani di Putin, che ancora una volta ha fallito. Solo il suo amichetto Orban prende il distinguo dall’Ue e paga il gas in rubli. Ma nessuno dubita che l’Ungheria di Orban, pur membro sia delle Nato che della Ue sia in realtà alleata della Russia e del suo dittatore. Ormai i giorni di Orban nell’Ue e nella Nato si approssimano alla fine.
Ovvio che dovesse arrivare una risposta europea che era attesa. Ed è arrivata. Thierry Breton, commissario europeo al Mercato interno, ha affermato oggi in una intervista rilasciata a France Inter che è “pronto” il piano per far uscire l’Europa dalla dipendenza dal gas russo. Breton ha aggiunto: “Dal primo giorno, abbiamo iniziato a costruire un piano per ogni evenienza. Questo piano è pronto, anche se per il momento il gas non fa parte dei materiali inseriti nell’elenco delle sanzioni”.
A tal proposito ha chiarito che l’Unione europea “sta procedendo in crescendo” ad “aumentare le sanzioni” contro la Russia. Ed ha concluso: “Oggi abbiamo una dipendenza, ma ne stiamo uscendo e ne usciremo”.
Ovvio che non abbia fornito dettagli sul piano per impedire a Mosca di boicottarlo.
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