Bene la Puglia, meno l’Italia
Per una volta analizziamo e commentiamo i dati che quotidianamente pubblichiamo sul Covid-19. anche alla luce delle opinioni espresse dai media.
La Redazione
Meglio di così la Puglia non poteva andare. Ieri nessun morto, due in meno tra i ricoverati con sintomi, (da 96 a 94), stazionari in terapia intensiva (4), meno trentatre in isolamento domiciliare (da 633 a 600). Era stato segnalato un solo nuovo caso, un’infermiera dell’Ospedale Di Venere di Carbonara. Al secondo tampone è risultata negativa: rientrato allarme.
Non va bene uguale per tutto il resto del Paese. I nuovi casi tornano a crescere, anche se limitatamente 280 contro i 197 del giorno precedente, nonostante la diminuzione di tamponi effettuati, crescono anche i morti, 65 rispetto ai 53.
Non ce ne vogliano i Lombardi -non ne gioiamo per nulla, ma dobbiamo informare e pure chiarirci-, dei 280 nuovi casi 194 sono in Lombardia, pari al 69,2% del dato nazionale.
Danni collaterali per far ripartire il Paese, dirà qualcuno, danni e basta diciamo noi, Occorre sì ripartire, ma non a rischio di creare nuovi focolai e vanificare i sacrifici fatti. I danni, in tal deprecabile ipotesi, sarebbero molto peggiori di vantaggi instabili.
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