Iside la grande madre dell’Antico Egitto.

Iside, la grande madre dell’antico Egitto. Madre coraggiosa e temeraria. Domani è anche la sua festa.

Nunzia Zampino

Iside, dea Madre, protettrice della regalità, una grande maga e dea funeraria.

  • Dea dalle molte facoltà, onore del sesso femminile.
  • Amabile, che fa regnare la dolcezza.
  • Nemica dell’odio.
  • Regna nel sublime nell’infinito, tu trionfi facilmente tu i despoti con i tuoi consigli.
  • Sei tu che, da sola hai ritrovato tuo fratello Osiride, ben governato la barca e gli hai dato una degna sepoltura.
  • Tu vuoi che le donne in età da procreare si uniscano agli uomini.
  • Sei tu la signora della terra.
  • Tu hai reso il potere delle donne, uguale a quello degli uomini.

Grande inno a Iside, papiro di Ossironco, recita questi versi in onore della dea.
Frasi possenti, parole piene di stima e ammirazione per questa divinità che in un tempio di File è descritto come colei; a cui tutti gli dei ubbidiscono.
Dea di origine antichissima, moglie di Osiride e madre di falco Horo.
Famiglia divina che dovette affrontare tante vicissitudini dolorosissime, comuni a tutti i mortali: tradimenti, paura e morte.
Per questa loro umanità, divennero gli dei più amati.
Gli dei, come si sa, regnavano sulla terra come Faraoni e i loro regni duravano centinaia di anni… Questa leggenda ha catturato la mia l’attenzione; inizia quando il dio della terra Gab, decise di lasciare il trono a Osiride, primogenito e fratello di Iside.
Tutte queste divinità erano rappresentate dagli antichi egizi in forma umana tranne Seth, che veniva rappresentato con la testa o il corpo di un animale, che ancora oggi non si sa cosa sia.

Osiride sposò la sorella Iside; Seth sposò Nefti. La calma durò poco, perché Seth era geloso del fratello Osiride. Lo uccise tagliando il suo corpo in 14 pezzi e disseminandoli per tutto l’Egitto.

Iside senza pace, dopo la morte dello sposo, insieme alla sorella Nefti, andò alla ricerca del defunto e con l’aiuto di Anubi ne ricompose Il corpo. L’amore e la cura che Iside dedicò al corpo del marito defunto, la fecero diventare una divinità funeraria, ed insieme alla sorella Nefti avrebbero protetto tutti i defunti durante l’imbalsamazione.
La maga Iside si trasformò in nibbio, immise aria nella mummia di Osiride dandogli un attimo di vita, appena sufficiente per permettergli di concepire il figlio, il futuro dio Horo.
Da quel momento l’unica preoccupazione della dea fu il benessere del figlio che portava in grembo, tenendolo lontano da Seth.
La dea visse innumerevoli peripezie nel tentativo di tutelare Horo, e il suo amore divenne proverbiale: tanto da chiamarla “Grande madre” e, per gli egizi, questa dea dolce e coraggiosa assunse il ruolo di protettrice della maternità…

Come tutte le madri lo partorì, lo allattò e lo tenne al sicuro affinché, una volta cresciuto, potesse rivendicare il trono del padre. La fama di Iside valicherà i confini dell’Egitto e molti fedeli dedicati al culto della dea si rivolgono a lei come… “Grande madre” …

Non mi ritengo detentrice della verità, ma do a questo mito, raccontato nel papiro di Ossironco, una lettura di anticipazione nella storia umana della maternità. Certo l’amore per il fratello-marito gioca un grandissimo ruolo in lei, ma poi è Horo a cui dedica tutta se stessa, né più né meno di tutte le mamme, di qualsiasi epoca e ceto, che lotteranno fino alla fine dei propri giorni per i figli….il sangue del loro sangue. così come lottano per metterli al mondo e domani è la loro festa.

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