Per mano dell’uomo
Dal 18 maggio In personale opere di Toy Blaise, il bravissimo pittore progettista e iper-creativo Biagio Monno.
Maria Catalano Fiore
opere e progetto di Toy Blaise
Toy-Biagio si esprime in questa personale in prima persona: sue sono quelle forti braccia tatuate, suo l’urlo verso la terra.
Toy Blaise, nome d’arte, di Biagio Monno: Toy=giocattolo Blaise=Biagio in una specie di vernacolo. Conosco Biagio da tanto tempo, da quando ragazzo incerto, ma con tante potenzialità mi chiedeva consiglio e mi seguiva nelle Fiere e mostre importanti.
Si è formato oltre che studiando e diplomandosi al liceo prima e scenografia, poi in Accademia delle Belle Arti, ma soprattutto con tutta la sua attenzione verso altri artisti di calibro, non solo all’Expo Arte di Bari, ma a Roma, Padova, Udine, Palermo, Galatina. Man mano sperimentava tecniche, ripuliva disegno e tavolozza e sfoderava la sua anima, prendeva coscienza del proprio IO. Dopo anni in cui sia io che lui abbiamo avuto dei momenti di incertezza, di problemi grandi, ma quando ho deciso di riprendere e gli ho inviato un messaggio, il giorno dopo era sull’uscio di casa mia, ci siamo abbracciati ed abbiamo quasi pianto, sia per la gioia di ritrovarci, sia perché quel faticoso intervallo, sembrava cancellato.
Biagio però pur rallentando in alcuni momenti, non ha mica smesso di sperimentare, di studiare forme e contenuti, e sono proprio i contenuti profondi delle sue opere a renderle così uniche ed irripetibili.
Attualmente ha raggiunto sia una maturità interiore che una maturità artistica molto forti, sa quello che vuole, dove vuole arrivare, e persegue una suo discorso, cominciato da tempo di denuncia e salvaguardia dei deboli, degli esseri umani, delle donne, bambini, della stessa terra: la GEA primordiale.
Ed è proprio a GEA che è dedicato questo attuale progetto espositivo visitabile dal 18 maggio al 1 giugno presso la Chiesa barocca di Santa Teresa dei Maschi, nel cuore della città antica di Bari.
GEA o GEO o GE (dal greco antico) è sia nella religione che nella mitologia greca, la Dea primordiale, quindi una potenza divina: la Terra, la nostra amata Terra, che pur avendo una fortissima ed inesauribile forza creatrice, nella Mitologia madre di molti figli tra cui Urano (il cielo), Ponto (il mare) e i dodici Titani, a loro volta progenitori degli Dei Olimpici; viene attualmente martoriata dalla mano dell’uomo.
L’Uomo che è così bravo nel creare, ma anche quasi contemporaneamente nel distruggere.
La mostra si sviluppa in due fasi. In una prima parte descrive come l’artista si approccia e sviluppa, poi, temi ambientali con ironia e provocazioni, raccontando storie attraverso allegorie.
La seconda parte è un progetto più contemporaneo che spazia dalla pittura, alla video arte ed installazioni. I visitatori potranno camminare in Oceani inquinati, incendi epocali, all’interno di un bosco ed infine comprendere come si giunge ad un soffocamento causato dall’inquinamento dell’aria.
Biagio comunque, conclude il suo messaggio con un segno positivo, la ricostruzione di un mondo migliore, attraverso la rinascita di GEA, frutto della collaborazione di tutti, nel migliorare il nostro pianeta.
I visitatori verranno accompagnati per tutto il percorso dalle Ninfe Amadriadi, Nereidi e Pleidi, che attraverso i loro dialoghi parleranno della loro estinzione per mano dell’uomo e della loro rinascita attraverso la collaborazione.
Un vero spettacolo, più che una mostra di pittura, l’artista la considera una rappresentazione teatrale delle catastrofi ambientali.
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