La Gioconda imbrattata
Un vilipendio estremamente stupido di cui non si è compreso il motivo.
Maria Catalano Fiore
Domenica 29 maggio si è svolto nel sorvegliatissimo museo parigino del Louvre un atto di vandalismo estremamente inutile, oltre che stupido.
Un giovane, travestito da donna, su una carrozzina per disabili, si è avvicinato alla barra di rispetto a tutela del leonardesco quadro della Gioconda, ha sfilato, da un incarto che aveva sulle ginocchia una torta alla panna e velocemente l’ha scagliata contro la povera Gioconda.
A prescindere che la preziosa opera è coperta ulteriormente da un vetro a prova di proiettile e dotato di sensori per cui sono scattati tutti gli allarmi, ma che senso ha questo gesto?
Il giovane, la cui identità non è stata ancora diffusa, è comunque francese, non poteva rivendicarne la nazionalità: la Gioconda è stata legalmente venduta a Francesco I, poco prima di morire.
L’identità, attraverso studi e lettere, della Gioconda è stata svelata da tempo è con corrisponde alla Monna Lisa de’ Giocondi, ma si tratta di Isabella d’Aragona Sforza, duchessa di Milano e di Bari, principessa di Calabria. Isabella e Leonardo si conoscevano bene e da anni. Il primo incontro nei preparativi del sontuoso matrimonio di lei con Gian Galeazzo Sforza, allestito proprio da Leonardo, dalle portate sino ai fuochi d’artificio e all’arredo della camera nuziale ecc…..
Nelle casse francesi la Gioconda ha portato solo una marea di denaro tra i visitatori del Louvre ed i fondi Europei per i 500 anni dalla morte di Leonardo (una considerevole cifra destinata anche ai luoghi italiani dove è nato e vissuto Leonardo, ma che il Ministro per i Beni culturali. Franceschini ha dribblato verso la Francia, dove Leonardo ha vissuto solo gli ultimi due anni di vita.
Pertanto, questo atto appare completamente fuori luogo, a meno che non fosse lui innamorato della Gioconda e geloso degli sguardi altrui. O volesse attirare l’attenzione su qualcosa di personale. Restiamo in attesa.
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