Il generale Dvornikov rimosso dal Cremlino dal comando della guerra in Ucraina
Avvicendamenti o purghe del Cremlino? Più probabile la seconda
La redazione
Il generale Alexander Dvornikov, noto come “il macellaio della Siria” (in copertina con Putin appena nominato comandante in capo in Ucraina),”non è più al comando dell’operazione militare russa in Ucraina”. Lo comunica il Conflict Intelligence Team, ong investigativa russa. Fuori dalla terminologia imposta ai mezzi di comunicazione dalla norma bavaglio alla stampa, voluta da Putin all’inizio dell’invasione dell’Ucraina, significa che Dvornikov non è più a capo della “GUERRA” in Ucraina.
Al suo posto è stato nominato il generale Gennady Zhidko, ex comandante del distretto militare orientale e viceministro della difesa di Mosca.
Aleksandr Vladimirovich Dvornikov è un generale dell’esercito delle forze di terra russe che ha comandato l’intervento militare russo in Siria, guadagnandosi l’appellativo di macellaio, e che fino a ieri era stato posto dallo stesso Putin a capo dell’invasione russa dell’Ucraina, in un precedente “avvicendamento”.
Secondo l’analista Ruslan Leviev, infatti, che appare poco credibile, almeno a noi, la rimozione sarebbe legata a un “processo di rotazione come quello visto in Siria“. Poco convincente che arrivi appena dopo che Putin abbia fissato il 1 luglio come data ultima per la conquista totale del Donbas e, se è vero che i russi guadagnano terreno, tuttavia, lo fanno molto lentamente e con un costo di perdite umane e di materiale bellico molto alte.
E sempre a proposito di militari russi è il caso di ricordare che nel 6° pacchetto di sanzioni Ue, appena approvato e che comprende 65 personalità e 18 entità russe, figurano il generale Mikhail Mizintsev, noto come ‘il macellaio di Mariupol’ e il colonnello Azatbek Omurbekov, noto come ‘il macellaio di Bucha’.
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