L’avvocato del popolo si svela al 100% giustizialista

Troppe giravolte, troppi cambiamenti di rotta contraddittori. Diverse cose non quadrano. Giuseppe Conte in copertina.

Gianvito Pugliese

Giù la maschera (non la mascherina FFP2) e “l’avvocato del popolo” si mostra, finalmente, per com’è veramente. Confesso di averlo giudicato molto diversamente, perchè da quel 5 settembre 2019, mi era parso davvero diverso. Nel Conte I, non potevo certo apprezzarlo alla luce di una produzione legislazione arruffata, contraddittoria, un autentico mercato delle vacche tra i due sottoscrittori del “contratto di governo”. Ma quale contratto? Avevano scambiato l’Italia per una cinquecento usata, da trasferire tra le parti, senza neanche la necessità di un notaio. Poi, nel Conte II ho preso atto delle difficoltà enormi che doveva affrontare per la pandemia, in realtà presa di petto da Roberto Speranza e dal Comitato tecnico scientifico. Ma su di lui si scaricava una politica incosciente, al limite del criminale, di buona parte dell’opposizione, scopertasi no-vax, no-gren pass, no alla vita, si alla morte propagata con bufale immonde, Costituzione tirata da ogni parte (finanche per la mascherina), da pseudo costituzionalisti in cerca di fortuna. E questo mi spingeva a difenderlo, nonostante il suo perdurante silenzio su Taranto ed i tarantini, costretti a scegliere “se morire di fame senza l’Ilva o morire di cancro con le sue emissioni assassine”. Eppure all’ “avvocato del popolo” seduto a Palazzo Chigi, aveva scritto un operaio ammalatosi di cancro, come tanti suoi colleghi dell’acciaieria tarantina, e questo giornale aveva tentato di amplificarlo.

Mi ero illuso che, se non altro per essere nato a Volturara Appula, paese della daunia di 386 abitanti, Conte avesse la sensibilità per mettere nell’agenda di governo quella tragedia quotidiana. Non è andata così.

Ora voglio dargli il beneficio del dubbio, ed alla Berlusconi maniera, attribuire le notizie sulle sue ultime azioni e dichiarazioni ad errori e sviste madornali dei Colleghi.

Ma ad essere sincero, come sono sempre con Voi, mie amiche ed amici lettori, non mi pare sia credibile, ma no voglio diventare da garantista, giustizialista per cui……

Sergio Mattarella e Mario Draghi

Giuseppe Conte va, pochi giorni or sono al Colle dal Capo dello stato e...Mattarella e l’assicurazione di Conte: escludo di uscire dal governo. Draghi illustra l’agenda per le riforme titola il Corriere della Sera di ieri 1° luglio. Unus testis, nullus testis (un solo teste equivale a zero), -Conte, sono avvocato da molto più tempo di Lei, ed ho iniziato ad insegnare all’Università. quando lei non era ancora studente del liceo. Ergo: Conte un’ora da Mattarella ma niente crisi. Palazzo Chigi: “Mai chiesto di rimuovere il leader del M5s” Agi del 29 giugno 2022. Potrei continuare all’infinito o quasi, ma non desidero tediare i lettori.

Dinanzi al presidente della Repubblica si fanno affermazioni precise. Il successivo intervento pubblica a Cortona per l’areadem: TITOLO Conte: prima ci confrontiamo con Draghi e poi valuteremo se uscire dal governo OCCHIELLO: “La scissione di Di Maio non è avvenuta in poche ore, aveva la sua agenda” .

Due domande Conte, decisamente scomode: “Se aveva un dubbio sulla permanenza dei M5S nel governo e nella maggioranza, perchè ha detto a Sergio Mattarella esattamente l’opposto”? Prendere in giro il Presidente della Repubblica non è che io possa definirlo istituzionalmente corretto anche se è pur vero che nel nostro (sarei tentato di scrivere vostro) parlamento sarebbe in buona compagnia. Ma mi auguro possa e voglia contraddirmi.

Tratto dalla chiusura dell’ultimo articolo citato di Askanews:

A proposito della scissione di Luigi Di Maio, Conte ha detto “è chiaro che una scissione così non viene realizzata nel giro di poche ore, era già da un po’ che veniva coltivata una agenda personale al di fuori della linea politica del Movimento”.
A Lucia Annunziata che gli chiedeva se c’è Draghi dietro la scissione, Conte ha replicato: “Mi permetta di parlarne con Draghi lunedì”.
Se non esplicita accusa, si prova ad insinuare un sospetto sulla base, pare, di nulla. Draghi vi ha chiesto di mostrare i “riscontri oggettivi” se ben ricordo le parole, nessuno li ha visti.

Cosa chiederà lunedì? Temo di averlo capito ed è l’esatto opposto di quello che affermava due o tre giorni or sono (“nessuna dimissione, nessun rimpasto”). Chiariamoci, se lei chiederà quella testa o meno a me non potrebbe importare di meno, ma se la manovra è questa ed è davvero subdola, vorrei capire chi guida una forza politica di maggioranza (almeno fino ad oggi). Se fosse esatto il mio sospetto, per una faida interna si attacca il presidente del Consiglio e lo si costringe a lasciare un importante consesso internazionale della Nato, danneggiando oggettivamente il Paese? Draghi nega di aver chiesto la sua testa, ed è persona -fino a prova contraria- seria. Si può dire la stessa cose di un “presunto accusatore” che avrebbe parlato solo con Lei? Un uomo pubblico che alla pubblica opinione non deve rispondere e non risponde? Cos’è, legibus solutus? E chi lo ha esentato? Meglio lasciare stare…….. alla prossima.

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