In ricordo di Giorgio Ambrosoli

… e di Paolo Vinci, Calogero Loria e di Raffaele Granata. In copertina Giorgio Ambrosoli

La redazione

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende ricordare alcuni fatti gravi che si verificarono nella giornata dell’11 luglio: l’assassinio nel 1979 di Giorgio Ambrosoli; dei giovanissimi Paolo Vinci (16 anni) e Calogero Loria (27 anni) nel 1989; di Raffaele Granata, titolare di uno stabilimento balneare a Marina di Varcaturo (NA), nel 2008.

Persone note come Giorgio Ambrosoli e cittadini comuni sono stati ghermiti dagli artigli della violenza per motivi differenti, ma lasciando comunque un segno nella memoria collettiva per l’ingiustizia e la gratuità dei moventi rispetto alla crudeltà della fine incontrata.

Ambrosoli, in qualità di commissario liquidatore, stava curando la liquidazione della Banca Privata Italiana del mandante del suo assassinio.

La vicenda finanziaria era molto intricata e coinvolgeva una parte importate della finanza italiana, del mondo politico, della mafia e del Vaticano: crack del Banco ambrosiano di Roberto Calvi; loggia massonica deviata P2 di Licio Gelli; IOR di Paul Marcinkus sono infatti gli aspetti più inquietanti di una fase storica torbida del nostro Paese.

Paolo Vinci e Calogero Loria vennero assassinati da alcuni killer mentre caricavano legname su un autocarro in contrada Serpi nelle campagne di Camporeale (PA). L’agguato era indirizzato verso un parente di Vinci che si diede alla fuga.

In merito alla tragica scomparsa di Raffaele Granata, il figlio Giuseppe ha precisato: “Non era la prima volta che il racket bussava alle nostre porte. La camorra è una piaga del nostro territorio e per gli imprenditori. Purtroppo, quest’ultima volta sottovalutammo gli emissari. Pensavamo fossero cani sciolti venuti da fuori e non li andammo a denunciare come facemmo in precedenza. Proprio per questo, i killer non esitarono a punire mio padre per i nostri rifiuti e per vendicarsi di quanto avvenuto anni addietro. Di certo la denuncia fatta nel 1992 fu una concausa a renderlo bersaglio dei casalesi“.

In una giornata che rappresenta un momento doloroso per l’Italia, duole segnalare che nelle prime ore del 10 luglio 2022 nella provincia di Crotone si è verificato un episodio gravissimo, per il quale il CNDDU esprime profonda solidarietà e vicinanza nei confronti dell’ex sindaco di Roccabernarda, Francesco Coco, il quale ha subito un’aggressione proprio nel giardino di casa sua. Francesco Coco, come si apprende dalla stampa, è stato impegnato più volte in prima fila contro la criminalità organizzata. I due giovanissimi coinvolti nell’atto sono stati identificati. Speriamo venga al più presto definita la verità sui fatti accaduti.

Sollecitiamo la politica a moltiplicare investimenti, risorse umane e finanziarie, per intervenire a supporto delle scuole italiane soprattutto nelle realtà più problematiche per sviluppare azioni didattiche più incisive sul territorio e contrastare la sottocultura della violenza e del degrado.

Presidente CNDDU prof. Romano Pesavento

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