Sessant’anni fa perdevamo Marilyn
Sessanta anni fa nella notte tra il 4 ed il 5 agosto 1962 moriva Marylin Monroe, bellissima quanto sfortunata.
Maria Catalano Fiore
I parte
Nella notte tra il 4 e 5 agosto 1962 si è spenta, per cause ancora non chiarite, Marylin Monroe non una attrice o diva hollywoodiana ma una vera icona mondiale.
Incredibile tutta la sua esistenza. Riduttive poche parole… ancora controverse le opinioni del pubblico. Proverò a riassumerne la sua storia partendo dalla famosa immagine dell’artista pop Andy Warhol ed alcuni versi a lei dedicati da Biagio Loconte.
Marilyn
Stella lucente, / in un mondo di celluloide.
Capolavoro di bellezza, / altra Diva non s’apprezza.
Stella meravigliosa, / alta nel Cielo;
Venere, Sirio da sole, ti / confondono con il Sole.
Stella inseguita, per / Amore nella vita.
Stella rapita, / per tutti una ferita!
Biagio Loconte dir. ris.
Indubbiamente l’improvvisa morte di Marilyn ha suscitato e suscita ancora clamore e interesse nell’opinione pubblica internazionale. Lei, inquieta e piena di vita, non poteva suicidarsi all’apice del successo. Visitata dal suo medico qualche giorno prima appariva normale, affaticata, forse, certo bisognosa di ricostituenti, ma non come un soggetto con in animo il suicidarsi.
Certo la vita non è stata mai semplice per Norma Jeane Mortenson Baker Monroe, suo vero nome, nata a Los Angeles il 1 giugno 1926. Sua madre Gladys Pearl Monroe era già separata da un certo Baker, del quale mantiene il cognome; ha già due figli grandicelli. In seguito incontra e sposa Martin Edward Mortenson un fornaio norvegese. Il matrimonio dura poco, si separano nell’agosto del 1925, la paternità di Marilyn appare incerta anche se c’è il suo nome sul suo certificato di nascita. Alcuni mesi dopo la bambina viene battezzata come “Norma Jane Baker Monroe”, quindi Glayds le da i suoi cognomi per evitare il marchio di illegittima, ma non è in grado di mantenerla. Decide di affidarla ad una coppia che prende bambini in affido: nella sua autobiografia Marilyn afferma che sino ai 7 anni, era convinta che fossero loro i suoi genitori, ma corretta in malo modo, viene affidata ad una altra coppia inglese con cui vive anche sua madre, notevolmente esaurita a causa dei tanti problemi famigliari. Il destino la fa cadere dalle scale, in ospedale le diagnosticano una “schizzofrenia paranoide”
A seguito di questa diagnosi la bambina viene presa in custodia dalle autorità statali. E’ nominata sua tutrice Grace McKee archivista di pellicole alla “Columbia Pictures”, è il suo primo vero approccio con il Cinema. Dal 1935 al 1938 ancora orfanatrofio, poi ancora altre famiglie, subisce vari tipi di maltrattamenti, frequenta saltuariamente la scuola, dove intorno al 1941 conosce James Dougherty, con il quale comincia una relazione ed arriva ad accettare di sposarlo, per liberarsi dagli orfanatrofi o altro. Il suo primo matrimonio viene celebrato il 19 giugno 1942, Norma/Marilyn ha solo 16 anni.
Diventa una casalinga sino al 1944 quando il marito si arruola nella marina mercantile e in seguito parte per il Pacifico. Marilyn è costretta a coabitare con la suocera e trova lavoro come operaia alla Radio Plane con diverse mansioni. Il 25 giugno 1945 il fotografo David Conover va allo stabilimento per fotografare “ragazze che tenessero su il morale alle truppe al fronte” su incarico di una rivista. Il fotografo la esorta ad intraprendere la carriera di modella, quindi Marilyn, cercando una migliore indipendenza economica comincia a posare presto come modella. Divorzia nel giugno 1946.
In seguito, sempre nel 1946 Marilyn posa per Andrè De Nieves, che la paga ben 200 $ a servizio. Le sue foto arrivano in una importante agenzia diretta da Emmeline Snively, che le schiarisce i capelli, le insegna a sorridere e a parlare meglio, ma non riesce nell’andatura che sarà sempre un segno distintivo di Marilyn. Fa quindi altri importanti servizi fotografici, i famosi servizi in bikini, foto che fanno il giro del mondo. E’ ancora Norma, sul “Los Angeles Times”.
Il suo agente sfrutta l’occasione e riesce ad ottenere alcuni provini. Norma firma Il suo primo contratto cinematografico per sei mesi, a 125$ a settimana, non ha ancora 20 anni, le consigliano di cambiare nome, dopo diversi tentativi Marilyn decide di ispirarsi alla madre, per un miglior suono nasce MM Marilyn Monroe. Agli inizi studia un po’, poi ovviamente le affidano piccole parti, ma come attrice non decolla.
Licenziata, dopo un po’ di crisi, anche economica, passa agli Studios della “Columbia” con un altro contratto semestrale a 175$ a settimana per girare dei musical a basso costo nei quali Marilyn si cimenta anche come cantante, ma nonostante una bella voce, il film non va bene. Anche questo contratto scade senza offerta di rinnovo.
Marilyn è determinata, è il 1948, segue altri corsi di recitazione. Natasha Lytess, una nuova agente la trova impacciata, non va bene, cominciano un rapporto molto istruttivo che durerà sino al 1954. Studia meglio dizione e l’impostazione del suo timbro vocale, ha bisogno di soldi e nel frattempo lavora come spogliarellista nel Mayan Theatre di Los Angeles. Nel 1949 rientra a lavorare nel Cinema con piccole parti, che cerca da sola, senza veri e propri contratti.
E’ un nuovo servizio fotografico e nuove frequentazioni che la porta, il 31 dicembre 1948, a conoscere Johnny Hyde, un talent scout, che innamorato di lei, crede in lei e si mette a sua disposizione. Hyde ha già lanciato Lana Turner e cura la carriera di Rita Hayworth. Riesce ad inserirla nel Cast di “Giungla d’asfalto” del regista John Huston, il suo salario sale a 500$ a settimana.
Marilyn, su richiesta del fotografo Tom Kelley, decide di posare nuda per 50$, le servivano per il fitto, convinta di non danneggiare la sua carriera, la foto viene venduta per un calendario a 900$, Marilyn nel 1952 viene ricattata, ma decide di rivelare da sola che se lo ha fatto è stato solo per bisogno, questa dichiarazione fa crescere la sua popolarità. Hugh Hefner compra il diritto alle immagini per il primo numero della sua rivista Playboy.
Nel dicembre 1950, Hyde ha un attacco fatale al cuore a Palm Springs, Marilyn è con lui, è scioccata, intanto lui è riuscito a metterla sotto contratto settennale alla 20th Century Fox con un compenso di 750$ a settimana. In questo periodo stringe una relazione con il regista Elia Kazan.
Ancora parti secondarie in cinema, però ancora foto e le affidano la presentazione degli Oscar nel 1951. Nell’aprile del 1952 è sulla copertina del settimanale “Life” sul quale apparirà numerose altre volte come nel settembre 1954 e giugno 1955. Dopo pochi mesi è nelle sale il film “La confessione della Signora Doyle” diretto da Fritz Lang, finalmente un buon successo ai botteghini e recensioni positive dalla critica.
Sempre nel 1952 comincia una relazione con il critico letterario Robert Slatzer, conosciuto anni prima, i due si sposano il 4 ottobre. Ma sotto pressione dei dirigenti degli Studios, tre giorni dopo lo annullano (come si legge in due biografie datate 2001 e 2009). Marilyn è sul set de “Il magnifico scherzo” con Gary Grant come partner, i suoi capelli sono ormai biondo platino. Gira poi “La tua bocca brucia” con Richard Widmark e Anne Bancroft, il suo primo film da protagonista e a detta della critica “regala un bel ritratto di donna fragile e sperduta” . E’ invitata a partecipare alla parata per Miss America il 2 settembre 1952 nella quale le ragazze sfilavano in costume facendosi fotografare per pubblicizzare la campagna di reclutamento, una immagine che evidenziava la sua scollatura desta scandalo nell’America puritana e pruriginosa.
Nel 1953 avviene la definitiva consacrazione: è nel Cast di “Niagara” un film fortemente caratterizzato dalla presenza e dalla sensualità della Monroe. E’ un successo, la critica e le promozioni vanno benissimo, i commenti meno positivi si riferiscono solo agli abiti corti ed aderenti da lei indossati.
Il successivo “Gli uomini preferiscono le bionde” nel quale si esibisce anche come brava cantante e che le vale il Golden Globe del 1954 è la sua consacrazione diventando un capolavoro del cinema. L’affiatamento con la sua partner Jane Russell è decisivo e le porta a lasciare le loro impronte e firme sul marciapiede de Grauman’s Chinese Theatre di Los Angeles nel 1953.
Anche “Come sposare un milionario” una commedia romantica di Jean Negulesco con Lauren Bacall a fianco della Monroe che per la prima volta trasforma il suo personaggio in una donna più comica e brillante, molto gradita dal pubblico e dalla critica.
Importanti i seguenti film: “La magnifica preda” con Robert Mitchum anche se lei non è soddisfatta dagli Studios fortemente discriminanti verso le donne. Mentre Mitchum è stato pagato 5.000$ a settimana, lei solo 1.500$. Protesta e viene sospesa. Joe DiMaggio, famoso giocatore di baseball dei new York Yankes le chiede di sposarlo. Si conoscono dal 1951, e dopo anni di corteggiamento Joe riesce a sposare Marilyn il 14 gennaio 1954 presso il municipio di San Francisco, non possono in chiesa sono entrambi divorziati (dalla Biografia della Monroe pp.93-95).
Durante il loro viaggio di nozze in Giappone, Marilyn si reca dai soldati americani feriti, nei tre giorni trascorsi nel campo canta per circa 13.000 militari. Una esperienza senza dubbio positiva. I due si stabiliscono a San Francisco, unione difficile: lui estremamente geloso, a volte violento, lei abituata alla vita mondana. Poco dopo il matrimonio Marilyn vince l’Herietta Award ai Golden Globe 1954 come la “migliore attrice del mondo”.
“Quando la moglie è in vacanza” di Billy Wilder è sicuramente uno dei suoi film più noti. La celebre scena nella quale la gonna del vestito bianco di Marilyn viene sollevata dal passaggio di un treno della metropolitana, girata dal vero il 15 settembre 1954 davanti a centinaia di fan, è citata e parodiata innumerevoli volte sino a diventare un’icona del cinema del XX secolo.
Durante la ripresa il regista Wilder si spaventa nel vedere l’espressione di DiMaggio, infatti segue un lite furibonda, il 5 ottobre dopo soli nove mesi di matrimonio la coppia si separa definitivamente. Joe DiMaggio non smetterà mai di amarla e non farà mancare mai fiori freschi sulla sua tomba, forse è l’unico uomo che l’abbia veramente amata, peccato per la sua gelosia ossessiva….ma….
Per il suo fascino e sensualità la Monroe viene ritratta in numerose foto di pubblicità e riviste, diventando un simbolo fuori da ogni tempo e, secondo Marlene Dietrich, la prima vera sex symbol.
Indubbiamente, successivamente alla sua morte, è diventa una vera icona della cultura pop.
Prosegue…….con la seconda parte.
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