Festa della Musica 2020.

Il 21 giugno è il giorno celebrativo della Festa della Musica (vedi immagine di A. Chiddo). Ma la musica dov’è stata festeggiata? Sono io distratto o in troppi se ne sono dimenticati?

In apertura di questo articolo le prime due strofe di Sant’Ambrogio, poesia di Giuseppe Giusti -che auspico protegga Milano e la Lombardia ancora in difficoltà con la diffusione dei contagi-, che vorrei rileggeste.

Vostra Eccellenza che mi sta in cagnesco
    Per que’ pochi scherzucci di dozzina,
    E mi gabella per anti-tedesco
    Perchè metto le birbe alla berlina,
    O senta il caso avvenuto di fresco,
    A me che girellando una mattina,
    Capito in Sant’Ambrogio di Milano,
    In quello vecchio, là, fuori di mano.

M’era compagno il figlio giovinetto
    D’un di que’ capi un po’ pericolosi,
    Di quel tal Sandro autor d’un Romanzetto
    Ove si tratta di Promessi sposi.
     Che fa il nesci, Eccellenza? o non l’ha letto?
    Ah, intendo: il suo cervel, Dio lo riposi,
    In tutt’altre faccende affaccendato,
    A questa roba è morto e sotterrato.

Devo ulteriormente ridurre questo capolavoro della Poesia che meriterebbe la pubblicazione integrale “senza sfregi” ed estrapolare cinque dei 18 versi citati:

“Vostra Eccellenza che mi sta in cagnesco
    Per que’ pochi scherzucci di dozzina,” e
    “Ah, intendo: il suo cervel, Dio lo riposi,
    In tutt’altre faccende affaccendato,
    A questa roba è morto e sotterrato.”

Da un lato la consapevolezza, dunque, che non ci faremo oggi molti “amici”, saremo guardati “in cagnesco”, dall’altra che allora -siamo a prima dell’Unità d’Italia, nel lombardo veneto, come ora, ed il discorso lo focalizzerò sulla Puglia, ma potrebbe riguardare tanto di più, se non tutto il territorio nazionale, personaggi “in tutt’altre faccende affaccendati a questa roba” (la cultura musicale e non solo) son “morti e sotterrati”.

E’ vero c’era la pandemia, il lockdown per Coronavirus, ma dal 15 giugno, con tutte le tutele del caso le attività di spettacolo sono state riaperte. Se cerco sul sito del Mibact (Ministero per i Beni e le Attività culturali ed il Turismo), che per la realizzazione ha scomodato tutto l’apparato del DGA -direzione generali archivi-, a proposito di Festa della Musica in Puglia trovo:

PUGLIA

  • Soprintendenza archivistica e bibliografica della Puglia

La Soprintendenza partecipa alla Festa della Musica con un concerto del Collegium musicum del Maestro Rino Marrone, con orchestra di 11 elementi, organizzato dall’Accademia Pugliese delle Scienze nella sede monumentale di Villa La Rocca domenica 21 giugno alle ore 19. Il concerto sarà introdotto da un breve intervento del Soprintendente sul rapporto fra la funzione di tutela e il territorio e le sue espressioni culturali. 
La Festa della musica coincide con un evento che si ripete ogni anno al solstizio d’estate nella Cattedrale di San Sabino a Bari: “Il rito della luce”. Un prodigio di astronomia, ingegneria e arte visiva medievali.

  • Archivio di Stato di Taranto

L’Archivio di Stato ricorda Mario Costa, compositore e musicista tarantino (1858-1933), attraverso documenti originali, e una interpretazione del brano ‘A Frangesa, di tre giovani talenti dell’Istituto musicale “G. Paisiello” di Taranto: Gabriella Caroli, Flora Contursi e Miriana Lacarbonara.
Testi e video saranno pubblicati sul sito istituzionale, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube.

Provate, Vi prego, a scorrere il resto e scoprirete che la Puglia con le sue proposte eccelle su tutte le altre regioni. Botta d’orgoglio, anche perchè: due delle tre iniziative -quelle a Bari- questa testata le aveva pubblicate e commentate. Ma l’orgoglio, poca cosa a ben vedere, lascia spazio immediatamente alla speranza di trovare qualcosa di più dettagliato, che magari era sfuggita alla lontana Roma, sul sito regionale, che accorpa pure gli enti strumentali della Regione Puglia in tema di spettacolo: nulla, non una parola. Passo al sito del Comune, capoluogo di Regione, Bari, Idem. Solo la Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari annuncia visite guidate gratuite al manufatto, -iniziate il 14 u.s.-, dove i frequentatori scopriranno che il teatro non è stato ultimato nel 1903, come da libri di storia, ma stando a quanto iscritto sotto l’orologio, che domina il proscenio, nel 2008. Monumento all’ignoranza e forse a qualcosa di peggio. Le attività musicali dell’Ente riprenderanno il 30 giugno con un concerto per orchestra d’archi.

Vedo anche che la Festa della Musica edizione 2020 è stata dedicata al M° Bosso. Bontà sua, lo chiarisce il Ministero retto da Dario Franceschini. M° Bosso, ci perdoni, in vita non ha avuto fortuna e non abbiamo avuto fortuna noi che non possiamo più ascoltarla dal vivo. Sembra che la maledetta sfortuna si accanisca ancora: l’edizione della Festa della Musica dedicata a Lei, sembra più un funerale che una festa. Non mi raccontate, cortesemente, di bilanci, stanziamenti, iniziative e dibattiti ad hoc. Spiegate a me, ai lettori, ai musicisti, agli appassionati di musica dov’eravate ed in quali faccende affaccendati: tutti!!! dal Signor Ministro, ai delegati municipali al settore, perchè non mi risulta che abbiate fatto qualcosa. Dimostratemi, per favore, che sto sbagliando, ne sarei felice. E’ sarò felice di scusarmi. Ma temo non avrò occasione di farlo.

Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare i contatti, o scrivere alle e-mail  info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, grazie.