Trump deluso da Tulsa.
Il suo primo comizio, quella di Tulsa, ha visto vuoti impressionanti. Il tycoon si è detto deluto ed ha gridato al sabotaggio.
Gianvito Pugliese
Il comizio a Tulsa, quello di riapertura della campagna elettorale dei Repubblicani in Oklahoma dopo il lockdown, non è andato come il tycoon sperava.
Aveva disperatamente bisogno di un bagno di folla per poter sostenere che i sondaggi che lo danno sotto Biden dai 12 ai 14 punti erano solo Fake. Non gli è andata bene. I vuoti notevoli.
Prima le autorità sanitarie si erano opposte, ed ha dovuto forzare la mano per tenere il comizio, poi i vuoti notevoli hanno fatto il resto. Avrebbe dovuto intuire che con l’America in pole position nell’indice del contagio pandemico, ci sarebbero state defezioni. Su diciannovemila posti disponibili gli occupati circa seimila. Ma il tycoon ed il popolo americano vivono ormai su pianeti differenti.
Trump ha urlato al sabotaggio, minacciando fuoco e fiamme. Ma il clou si è raggiunto allorché ha affermato che i tamponi sono pericolosi perché trasmettono il coronavirus. Confusione mentale oltre i limiti di guardia.
Ed i poveri addetti stampa della White House hanno battuto immediatamente la solita ridicola coperture alle gaffe abitudinarie di Trump: “Ovviamente il Presidente scherzava!”
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