Il caffè con il lettore
Proposte elettorali, sta il serio ed il faceto
Gianvito Pugliese
Care lettrici e gentili lettori, non vi sembri né irriverente (ma un giornalista, se vive timori reverenziali, meglio cambi mestiere), né tanto meno di parte. Cominciamo a dare un’occhiata alle varie proposte elettorali e partiamo dal partito con più parlamentari ovvero la Lega, dopo la diaspora di Di Maio e co. dai 5Stelle. Mi sono domandato, nel leggere il post della Lega riportato in calce, se da quelle parti esista uno straccio di economista. Non penso, per carità, ad un consigliere economico tipo premio Nobel, parlo di un onesto ragioniere. Domanda che nasce per prima, forse perché un tempo diritto tributario l’ho insegnato all’Università Moro. Il più sprovveduto dei commercialisti (diplomato o laureato, poco conta), Vi spiegherebbe che solo agendo sulle imposte dirette (Irpef, Ires … ), per disposizione costituzionale (art.53) progressive, puoi difendere o agevolare legittimamente determinate categorie reddituali. Se invece agisci sulle imposte indirette (Iva, Registro, Bollo …), che per loro natura tutti pagano in ugual misura, faciliti o penalizzi tutti, nessuno escluso. Ma le agevolazioni sulle indirette (come l’Iva) sono davvero uguali per tutti? Ad approfondire il discorso, non proprio, se non in linea meramente teorica. In realtà opereranno in misura inversamente proporzionale al reddito di ciascun contribuente.
Mi spiego: azzeriamo l’Iva sugli alimenti dice la Lega (in realtà sui generei di prima necessità su cui grava un IVA del 4%). Per meglio spiegarsi un esempio: in casa siamo due o massimo quattro. Spesa media al dì: da 25 a 50 euro. Iva sui prodotti alimentari di prima necessità, come ho detto, 4%. Risparmio per due persone un euro al dì, per quattro due euro. Silvio Berlusconi, deve far pranzare centinaia di cameriere, camerieri, autisti, giardinieri, cuochi, guardie del corpo (non solo nella residenza occupata) … 200-400 addetti (per difetto) costo 2.500 – 5.000 € al dì. Risparmio almeno 200 euro giornalieri. Berlusconi è preso ad esempio, non credo assolutamente sia una norma “ad personam”. Furono bel altre, ricordate? Sta di fatto che il ricco ne trae un discreto vantaggio, mentre con un risparmio di 30 euro mensili mi faccio “un brodino”, avrebbe detto Totò. “T’e capì?”. Espressione in linguaggio meneghino, il feudo del partito proponente. A me, elettoralmente parlando, sembra una proposta kamikaze, come quella di quel signore che per far dispetto alla moglie si tagliò … Mi piacerebbe tanto che numerosi, come siete, esprimeste il Vostro parere. Lo aspetto. Grazie.
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