Partenza
Tempo di partenze, le ferie terminate, si rientra, non sempre da vacanze…ma si deve…
Maria Catalano Fiore
versi di Adriana De Gaudio
Adriana De Gaudio, la nostra amica poetessa di Castrovillari (Cs) ci propone dei suoi versi dal titolo: “Partenza”.
Fine agosto periodo di partenze, di rientri, ma non sempre sono ferie, piuttosto, soprattutto nel Sud, sono un ricongiungimento di famiglie, padri che lavorano lontano…figli, che rientrano per poi ripartire.
Una storia atavica, la nostra, non siamo popolazioni di migranti, ma ci hanno costretto “O brigante o migrante!” e così via. Dalle grandi migrazioni dell’800 e 900, veri e propri flussi di gente, sino al secondo dopoguerra, tanta gente è dovuta emigrare e difficilmente è riuscita a tornare.
Ancora oggi la migrazione di una gioventù, prima costretta a migrare per studio, poi per una collocazione nel difficile mondo del lavoro: la “Migrazione dei cervelli”.
Il rumore di uno sportello che si chiude, di una macchina, di un treno, o portellone di un aereo è un colpo nel cuore di una madre, di una moglie, fidanzata o sorella… aspettativa di una lunga attesa che comincia già da quel momento. Ma ormai non è monopolio di un sesso: anche le donne in carriera sono costretti a spostamenti, spesso all’estero.
Affianco questi versi con un paio di immagini di repertorio, magari fanno sorridere, ma se pur leggermente modificata, questa è la nostra realtà. O vai lontano e ti sacrifichi, con l’intera famiglia, o non hai lavoro. Non potete dar torto a chi, per vari motivi, tenta di restare nella propria terra d’origine, o di tornare, non potete giudicarlo “bamboccione”.
PARTENZA
Battito sordo
di chiusura d’auto.
Partenza
Distacco
Tra chi resta
E chi va via.
Doloroso Addio.
Adriana De Gaudio agosto 2022 dir. ris.
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