Le proposte della Commissione dell’Ue per contrastare il caro bollette
“Price cap” (ndr. limite del presso) al gas russo e tetto profitti energie rinnovabili
La redazione
Primo, un tetto al gas importato dalla Russia nell’Ue: un prezzo “prendere o lasciare”, in sostanza. Secondo, una limite al profitto, peraltro remunerativo, per le fonti energetiche rinnovabili o a basso contenuto di carbonio, come il nucleare, per finanziare attraverso i ricavi in eccedenza le misure di sostegno per i consumatori -sia famiglie, che imprese- più fragili e vulnerabili. Terzo un “prelievo di solidarietà” (misura fiscale), imposto invece sugli “extra profitti” delle aziende fornitrici di energia da fonti fossili.
Sono tre, dunque le proposte di misure più significative per arginare e sconfiggere il caro-energia. La Commissione europea le ha proposte oggi in modo inedito: annunciandole con un punto stampa a Bruxelles della presidente Ursula von der Leyen, e solo dopo, pubblicando “ufficialmente” le proposte, per prassi consolidata informali, confidenziali … da sottoporre al Consiglio straordinario dei ministri dell’Energia dell’Ue di venerdì prossimo a Bruxelles.
Oltre a queste tre misure la Commissione ne ha proposto altre due, immediate e temporanee, e confermato di stare lavorando ad altre due iniziative che arriveranno successivamente.
Le altre due misure immediate sono: riduzione obbligatoria dei consumi energetici del 5% che gli Stati membri sono tenuti a garantire nei periodi del picco del costo dell’elettricità ed una modifica normativa per consentire agli Stati d’intervenire a sostegno, attraverso prestiti e garanzie, della liquidità delle imprese energetiche.
Rinviate a data da destinare la riforma strutturale del mercato europeo dell’elettricità, oggi agganciato al prezzo della fonte più cara (il gas), riforma che la Commissione prevede entro l’autunno. Si sta lavorando pure a imporre un”price cap” del gas non solo a quello russo, ma anche proveniente da altri. Particolare attenzione viene riservata al Gnl (ndr.gas naturale liquefatto) trasportato per via marittima.
Ursula von der Leyen: “In effetti la proposta è sul tavolo, stiamo guardando anche a questo, tenuto conto che il Gnl può essere dirottato verso altre destinazioni in diverse regioni del mondo, e dunque occorrerà continuare a offrire prezzi competitivi ai fornitori, ma dobbiamo anche assicurare che il prezzo che paghiamo non sia straordinariamente alto e che sia in una forchetta ragionevole“.
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