Decreto taglia-consumi: limiti ed orari ridotti per riscaldamento
In breve sintesi: firmato da Cingolani (in copertina con Draghi e Franco), prevede 15 giorni in meno di stagione invernale ed un’ora al giorno in meno di riscaldamento.
La redazione
La stagione invernale si accorcia di 15 giorni ( si posticipa di 8 giorni l’ inizio e si anticipa di 7 fine esercizio) ed un’ora in meno di riscaldamento al giorno .
Sono le disposizioni del decreto “Cingolani”, che fissa i limiti di esercizio degli impianti termici di climatizzazione, sempre che alimentati a gas naturale. Ridotto anche di un grado il massimo della temperatura degli ambienti riscaldati.
L’applicazione è prevista per la prossima stagione invernale: “Il periodo di accensione degli impianti è ridotto di un’ora al giorno e il periodo di funzionamento della stagione invernale 2022-2023 è accorciato di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine esercizio”.
In situazioni climatiche particolari i sindaci, con provvedimento motivato, possono consentire l’accensione degli impianti termici a gas anche oltre i limiti previsti per la prossima stagione. Dovrà, comunque essere fissata dall’ente locale una durata giornaliera ridotta.
I valori di temperatura dell’aria nell’ambiente riscaldato sono ridotti di 1 grado. Enea pubblicherà un vademecum per il corretto uso del riscaldamento, ed è fatto obbligo agli amministratori di condominio di rendere il vademecum disponibile ai condomini.
Sono esentati gli edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, saune e assimilabili, nonché gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e previa deroga dell’autorità comunale, oltre agli edifici dotati di impianti ad energie rinnovabili.
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