La collezione della regina Margherita da Napoli a Trani
Questa esposizione viene preceduta da una presentazione che avverrà il 12 ottobre 2022 presso il Castello Svevo di Trani.
Maria Catalano Fiore
Il 12 ottobre, alle ore 18.00, nel Castello Svevo di Trani (Ba), si terrà una inaugurazione del nuovo allestimento del Castello facente parte della “Collezione di opere d’arte della regina Margherita di Savoia”, finora custodite nei depositi del Palazzo Reale di Napoli.
La collezione sarà fruibile al pubblico per i prossimi tre anni. In tale occasione, la Direzione del Castello, prolungherà notevolmente i suoi orari di apertura al pubblico.
Questa mostra segue il progetto “100 opere tornano a casa dai depositi ai musei” curato dalla Direzione Generale Musei e dall’ufficio di gabinetto del Ministero della Cultura. Questo allestimento ne rappresenta una nuova fase, volta a portare alla luce, anche in nuovi contesti museali, opere custodite, soprattutto, all’interno dei depositi, al fine di una maggiore valorizzazione dello straordinario patrimonio culturale italiano.
L’allestimento ed esposizione di gran parte di questa collezione reale sarà ubicato al secondo piano del Castello. E’ opportuno ricordare che questi “Gioielli della Real Casa” sono stati utilizzati da varie regine, smontati e riordinati per volere della prima sovrana d’Italia Margerita. Margherita, Maria Teresa Giovanna di Savoia (1851-1926), ramo di Genova, consorte di re Umberto I (1844-1900) dal 1968, regina d’Italia dal 1978 . Una donna che ha esercitato una notevole influenza su suo marito e su tutta la popolazione, soprattutto le classi più umili, facendo sapiente uso delle proprie apparizioni, concepite per attrarre il pubblico con un abbigliamento ricercato e una costante affabilità.
Per il suo matrimonio furono creati i primi pezzi che vennero integrati, negli anni, fino alla creazione, per i 15 anni di matrimonio, del gran diadema Musy, dal nome della casa di gioielli che lo ha creato nel 1883. La gioielleria Musy, fondata nel 1706, fornitrice di Casa Savoia, è attiva ancora oggi.
Da questa data non furono più sottoposti a modifiche e il loro numero non fu più incrementato come dimostrato sia dai registri della ditta Musy sia dall’inventario effettuato nel 1946.
La sovrana era solita indossare molti gioielli contemporaneamente tanto da essere paragonata, più di una volta, a una: “Madonna votiva nel giorno della processione”.
Perle, tante perle, notevoli, vera passione della regina Margherita. Poiché la moglie del primo re, d’Italia, Vittorio Emanuele II, Maria Adelaide di Asburgo Lorena era morta prima dell’Unità d’Italia, Margherita pensava di essere legata alle perle dal fato poiché il nome scientifico dell’ostrica da perle è “Pinctada Margheritifera” e ne aggiunse talmente tante a quelle già esistenti che i Savoia arrivarono a possederne circa 2.000, tutte preziosissime. Persino Mussolini contribuì a quell’assurdo assortimento donando un anello con una perla nera alle nozze di Irene di Grecia con Aimone di Savoia-Aosta, nel 1939.
Gioielli che la regina Margherita ha indossato sino al regicidio di Monza il 29 luglio 1900, a seguito di questo drammatico avvenimento, scrisse, di suo pugno, sotto l’elenco dei gioielli: “Le Gioie della Corona sono state consegnate a sua maestà la regina Elena, mia nuora, il giorno 2 agosto 1900 in Monza”. Dopo questa consegna, i gioielli, sono stati conservati nella cassaforte n.3 del Quirinale e affidati alla custodia del ministro della Real casa, al quale, quando la regina doveva indossarne un pezzo bisognava inoltrare una richiesta, una volta ottenuto il gioiello il re doveva firmare una ricevuta. Ovviamente, non erano soggetti a questa prassi tutti i gioielli personali delle varie regine e principesse, un patrimonio altrettanto consistente e non quantificabile che le donne di Casa Savoia hanno portato con loro, in esilio, nel 1946.
Senza dubbio i gioielli e le opere d’arte appartenuti alla regina Margherita di Savoia, sinora custoditi nei depositi del Palazzo Reale di Napoli, meritano di essere a disposizione, dello sguardo, del pubblico per i prossimi tre anni.
L’evento sarà inaugurato da Massimo Osanna, già Direttore dell’area di Pompei, attuale Direttore Generale Musei.
Parteciperanno: Caterina Bon di Valsassina, già Consigliere del Ministro della Cultura; Francesco Longobardi, Direttore del Castello Svevo di Trani; Amedeo Bottaro, Sindaco della Città di Trani; Bernardo Lodispoto, sindaco della Città di Margherita di Savoia, Pasquale Casillo, Molino Casillo Group.
Questa testata sarà presente all’evento e consiglia ai suoi lettori che ne abbiano la possibilità di visitarla.
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