Il Boeing MH17 è stato abbattuto da un missile lanciato dai filorussi del Donetsk

La Corte penale internazionale dell’Aia ha stabilito che il Boeing MH17 delle Malaysian Airlines fu abbattuto nel 2014 dal missile di un sistema di difesa aerea Buk lanciato dai filorussi di Piervomaisky

Rocco Michele Renna

Il volo Malaysia Airlines 17 (MH17/MAS17) era un collegamento di linea della compagnia aerea malese in servizio fra Amsterdam, nei Paesi Bassi, e Kuala Lumpur, in Malaysia;

Il tribunale Internazionale dell’Aia ha stabilito che l’aereo è stato abbattuto da un missile Buk lanciato dai filorussi del Donetsk, territorio non controllato dall’Ucraina. I missili Buk (in cirillico: Бук) sono una famiglia di sistemi missilistici terra-aria a medio raggio di fabbricazione sovietica prima e russa poi, progettato nel corso degli anni settanta per conto delle forze armate sovietiche.

Gli investigatori affermano che il missile proveniva dalla 53a Brigata missilistica antiaerea, un’unità delle Forze armate russe, con sede nella città russa di Kursk.

le due versioni dell’abbattimento del Boeing nei cieli del Donbass nel luglio 2014.

In questa cartina possiamo vedere le due versioni: in rosso, la traiettoria del missile da Piervomaisky (quella riconosciuta dal Tribunale penale internazionale dell’Aia), località allora controllata dalle milizie della Repubblica di Donetsk. In blu, quella sostenuta dalla Almaz-Antey, l’azienda russa produttrice del missile Buk, in territorio allora controllato dagli ucraini.

Come sapete, a quel tempo Piervomaisky era controllato dai militanti del cosiddetto “DNR” (Repubblica popolare di Donetsk).

I giudici olandesi hanno riconosciuto il pieno controllo della Russia sulle azioni dei filorussi da maggio 2014 ed hanno qualificato l’abbattimento come conflitto armato internazionale.

La corte ha anche ritenuto poco convincente la testimonianza della compagnia di stato russa Almaz-Antey, i cui esperti hanno affermato che il Boeing è stato abbattuto dagli ucraini. Lo ha annunciato l’esperta legale olandese Marieke de Hoon su Twitter, ed hanno emesso il loro verdetto nel processo in contumacia di tre russi e un ucraino, accusati di aver causato l’abbattimento del volo MH17. La sentenza arriva dopo più di otto anni grazie ad un’accurata indagine internazionale,

In particolare il russo Igor Girkin ex colonnello 51enne del Servizio di sicurezza federale russo (FSB), al momento dell’abbattimento, era ministro della difesa e comandante delle forze armate dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Secondo alcune informazioni, Girkin è attualmente coinvolto anche nella guerra della Russia contro l’Ucraina; coinvolti anche il russo Sergei Dubinsky e l’ucraino Leonid Kharchenko.

La lettura della sentenza sul volo MH17, ad Amsterdam

Sono stati giudicati colpevoli per omicidio e per aver avuto un ruolo nell’abbattimento dell’aereo, mentre il russo Oleg Poulatov è stato invece assolto per insufficienza di prove a suo carico, così come spiegato dal dispositivo letto dal presidente della sessione di giudizio, Hendrik Steenhuis.

 Presenti alla sentenza molti dei parenti delle vittime, che provenivano da 10 Paesi: tra questi, 196 olandesi, 43 malesi e 38 australiani.

L’accusa aveva chiesto l’ergastolo per gli imputati, che non erano in tribunale poiché la Russia non li ha mai voluti consegnare e, perciò, sono stati processati in contumacia. Infine ha ritenuto colpevole l’esercito della Repubblica popolare di Donetsk. Morirono 298 persone fra passeggeri e membri dell’equipaggio. Kiev aveva immediatamente accusato i combattenti indipendentisti.

Il Boeing precipitò in prossimità dei villaggi di Hrabove, Rozsypne e Petropavlivka, nella regione di Donetsk. Una croce ortodossa come memoriale dell’abbattimento, segna il posto dove cadde…

Dal canto proprio, Mosca ha sempre negato ogni coinvolgimento nella vicenda. La Russia, infatti, si è rifiutata sin dall’inizio dei lavori della corte di collaborare ritenendosi estranea ai fatti.

Dopo la sentenza Mosca ha rilanciato, parlando di un verdetto “politico” e “scandaloso“, e annunciando – ovviamente – “di non avere alcuna intenzione di estradare i tre condannati”.

Di segno diametralmente opposto la reazione del leader ucraino Volodymyr Zelensky, il quale ha definito una “decisione importante” quella presa dal tribunale olandese e ha approfittato dell’occasione per ammonire Mosca: “La punizione per tutte le atrocità russe – sia allora sia oggi – sarà inevitabile“. 

Il Ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov ha affermato che “nessuno dei criminali di guerra russi sconterà una pena per aver abbattuto un aereo nella regione di Donetsk, quindi “solo la vittoria dell’Ucraina sulla Russia consentirà di attuare la decisione del tribunale“.

Soddisfatto anche il Segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg, secondo cui “il verdetto segna un giorno importante per la giustizia e la responsabilità nell’abbattimento del volo Mh17. Non ci può essere impunità per tali crimini”.

Una delle persone presenti al processo, il quale aveva perso i suoi cari a bordo, nell’abbattimento dell’aereo, racconta che: “C‘erano 80 bambini a bordo, sull’aereo. Erano tutti bambini a partire da un anno di età. Avevano una vita intera davanti. Non c’è più niente per loro. È incredibile, è incredibile, terribile. Quindi, sono molto felice del risultato di oggi”.

Nell’ottavo anniversario dell’incidente aereo MH17, i nostri pensieri sono con i parenti e gli amici di coloro che sono stati uccisi e, complice il Regime russo al momento godono di totale impunità. Attualmente, la Russia continua a seminare dolore e morte sul suolo ucraino.

Ci auguriamo che questa carneficina termini prima possibile, come ci auguriamo che alla fine di questo conflitto i colpevoli vengano assicurati alla giustizia e giudicati dalla legge degli uomini, prima che dalla legge di Nostro Signore.

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