21/12: Solstizio d’inverno
21 / 12 Solstizio d’inverno. Il giorno più corto dell’anno. Un giorno carico di significato sia astrologico che storico. Un giorno di speranza….forse.
Maria Catalano Fiore
versi di Pier Paolo Montanari foto dal web
21/12 che data particolare per un evento particolare: il giorno con meno luce solare e con più ore di buio. E’ il giorno del Solstizio d’inverno, il giorno in cui l’asse di rotazione terrestre si trova in posizione perfettamente verticale rispetto alla linea Sole-Terra.
E’ un giorno particolare, il Solstizio accade due volte nel corso di un anno, nel mese di giugno e nel mese di dicembre. A dicembre da inizio, in senso astronomico, all’inverno boreale e all’estate australe. Il Solstizio ritarda ogni anno di circa 6 ore rispetto all’anno precedente e viene riallineato ogni quattro anni in corrispondenza dell’anno bisestile. Apposite tabelle ne sanciscono il calcolo preciso.
Il solstizio d’inverno si verifica nel momento esatto in cui un emisfero è inclinato il più lontano possibile dal sole, dando vita così al giorno più corto dell’anno, ovvero quello con meno luce solare e con più ore di buio. Convenzionalmente il 21 dicembre.
In questa data vengono riproposte antichissime celebrazioni pagane che hanno, comunque, qualcosa a che fare con il Natale. Nell’antica Roma, ad esempio, tra il 17 e il 23 dicembre si era soliti scambiarsi regali per celebrare la festa dei “Saturnali”, dedicati al Dio dell’agricoltura, Saturno. E’ anche il giorno dedicato alla festa del Sole, giorno di graduale rinascita per l’agricoltura e non solo.
Nell’intento sostituire i riti pagani, con le celebrazioni cristiane, la data del giorno di Natale viene fissata, al 25 dicembre, da Papa Giulio I (papa dal 337 d.C. alla sua morte nel 352 d.C. ).
Il nostro amico Pier Paolo Montanari ci invia dei versi riflettendo su questo inizio di inverno, difficile per tanti.
Lui che ha svolto la sua missione di medico anche su duri campi di battaglia invernali, che ha sofferto, che ha perso amici e persone amate, e lotta ancora…scrive parole dure sui sentimenti di odio e sull’ignoranza che impregnano tutto il mondo attuale. Un mondo dove regnano bramosia di potere e ingiustizia.
Il dolore per questa situazione, per l’amore perduto, ecc… però sfidano, nonostante tutto, la ricerca di una tregua, la triste ricerca in un futuro ancora da inventare.
Una tregua dal dolore, almeno per un attimo, per seppellire l’odio e il rancore e consentire che spunti ancora, dal freddo, un tenero germoglio di pace sotto la neve…
INVERNO
Una tregua di tempo
fra gli occhi ed il cuore.
Una coperta di freddo sulle ferite
della terra
sanguinanti d’odio e d’ignoranza.
Un passo leggero fra delirio e realtà
quando uccidere il mondo
è solo una possibilità, lungi dal divenire
una tregua del pensiero
fra bramosia di potere e ingiustizia.
Un soffice silenzio dell’anima
come il rimpianto
di un amore perduto, nel via vai della vita…
Una tregua di respiro
fra uno sguardo assente
ed un futuro
ancora da inventare, come speranza…
Un letargo dal dolore
a seppellire odio e rancore
riscaldando un germoglio di pace
sotto la neve…
Pier Paolo Montanari 2022 dir. ris.
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