Il Prefetto di Roma convoca il Comitato per l’Ordine pubblico in merito all’accoltellamento della turista israeliana
Domani si tenterà di garantire maggiore sicurezza. La ragazza israeliana accoltellata alla Stazione Termini di Roma non conosceva il proprio aggressore
La redazione
E’ convocata per domani alle 10,30 la riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica della prefettura di Roma. In una nota di quest’ultima si legge: “Oltre che a un focus sul funerale del Papa emerito, Joseph Ratzinger, sarà anche dedicato alla sicurezza della stazione Termini e delle sue zone adiacenti, in proseguimento di una precedente riunione in cui l’argomento era già stato affrontato“.
Stando ad alcune attendibili fonti del Policlinico Umberto Primo della Capitale le condizioni di salute della ragazza israeliana accoltellata il 31 dicembre alla stazione Termini di Roma “sono stabili, in lieve miglioramento, ma la prognosi rimane al momento riservata”. Per certo si sa solo che solo stati molti i fendenti sferrati dall’aggressore ed andati a segno, prima che lo stesso si desse alla fuga. Una delle coltellate “le ha lacerato il fegato, e la paziente è stata sottoposta nella notte a un trattamento di radiologia interventistica”. Un altro fendente ha perforato un polmone, fortunatamente non in forma grave.
Restano ignote le cause dell’aggressione. La vittima ha escluso di aver mai visto prima l’aggressore. Dalle telecamere di sicurezza si è arrivato a ritenere che si tratti di l’uomo senza fissa dimora, che avrebbe reagito in tal modo al rifiuto di fargli l’elemosina. Gli inquirenti precisano che questa è solo una delle ipotesi su cui s’indaga.
In effetti sono numerosissimi i barboni che alla sera convergono nei pressi della stazione di Roma Termini, per trascorrervi la notte. Sono comuni da parte di costoro i tentativi di estorsione ai danni dei passeggeri in transito.
La Procura della Repubblica capitolina ha aperto un fascicolo di indagine. L’ipotesi di reato è quella di tentato omicidio, è coordina l’indagine il procuratore aggiunto Michele Prestipino. A piazzale Clodio era, infatti, arrivata una prima informativa della Polfer, titolare al momento delle indagini. L’indagine al momento è trattata come un delitto ordinario e non ha richiesto la collaborazione dei pm dell’antiterrorismo, come alcuni media hanno ipotizzato, ingigantendo ad arte la feroce aggressione.
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