Droni hanno attaccato impianto militare iraniano: abbattuti

L’Iran sempre più nei guai. Alla sanguinosa rivolta interna delle donne e degli studenti contro gli Ayatollah si aggiungono attacchi esterni

La redazione

Non ci sono ancora conferme sicure, una delle ipotesi accreditate è quella che l’attacco sia stato frutto di un coordinamento tra dell’intelligence israelita (Mossad), le forze armate statunitensi, che avrebbero elaborato il piano, e le forse armate ucraine, particolarmente aduse all’utilizzo dei droni, per l’esecuzione materiale del piano.

Secondo Euronew.com, l’edizione online del canale televisivo sostenuto dall’Unione europea, “Israele ha effettuato un attacco con i droni contro il complesso della difesa in Iran, mentre gli Stati Uniti e Israele cercano nuovi modi per contenere le ambizioni nucleari e militari di Teheran: lo ha scritto in esclusiva il Wall Street Journal, citando dirigenti statunitensi e fonti a conoscenza dell’ operazione“.

E prosegue: “Il blitz ha colpito una fabbrica di munizioni nella città di Isfahan, proprio accanto a un sito appartenente all’Iran Space Research Center, sanzionato dagli Usa per la sua attività legata al programma di missili balistici dell’Iran”.

A sua volta il governo iraniano ha parlato di “un attacco di droni senza gravi conseguenze tentato ai danni di uno dei complessi di officine del ministero della Difesa nella città Isfahan, Iran centrale”.

Uno dei droni sarebbe stato abbattuto dal sistema di difesa antiaerea, mentre gli altri due sarebbero esplosi.

L’episodio risalirebbe alle ore 4 italiane della notte di domenica. 

Durante la stessa notte di domenica notte, peraltro, ci sarebbe stata un’esplosione seguita dal divampare di un incendio in una raffineria della zona industriale di Tabriz. Il bilancio: danni ad una parte degli impianti e ferimento di un pompiere impegnato nel tentativo di domare le fiamme.

E’ solo una ipotesi non confermata quella che vede sussistere un collegamento fra i due potenziali episodi di sabotaggio.

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