L’arte è viaggiare su un mare di nebbia

L’arte ferma il tempo. La visita di un museo ci riporta a mondi lontani e ci allontana dalla frenesia della quotidianità

Annamaria Totagiancaspro

“L’arte spazza la nostra anima dalla polvere della quotidianità.”

Pablo Picasso

L’arte, in ogni sua forma, permette all’uomo di fermare il tempo e di fuggire dalla sua solita routine quotidiana. Visitare un museo significa immergersi in mondi lontani che permettono all’uomo di vagare senza una meta, con una sensazione di pienezza e placida felicità.

Quando si sente nominare il celebre dipinto “Viandante sul mare di nebbia” a chiunque appare l’immagine del quadro nella mente. Al contrario, quando si pensa al suo autore, non sempre compare il nome “Caspar David Friedrich”.
Oggi, egli è conosciuto come un pittore romantico famoso per le sue opere e non per la vita che lo ha portato ad essere ciò che è diventato. Di conseguenza è opportuno un piccolo excursus.

Caspar David Friedrich nacque nel settembre del 1774 a Greifswald. Sesto di dieci figli, fu avvicinato all’arte della pittura dall’artista e suo maestro Johann Gottfried Quistorp.
Friedrich cominciò a farsi notare come artista nel 1805, quando partecipò ad un concorso a Weimar vincendo il primo premio. Fu notato immediatamente da Goethe, il quale affermò: “Dobbiamo lodare l’intraprendenza che l’artista ha infuso in questo quadro. Il disegno è ben fatto, la processione è geniale e opportuna … quest’opera unisce una grande quantità di fermezza, diligenza e pulizia … anche l’acquarello, geniale … è degno di lode.

Autore di diverse opere, al giorno d’oggi alquanto famose, Friedrich venne considerato fonte d’innovazione nella sua epoca. In effetti, l’artista concepiva il paesaggio come sublime, spirituale e non come un semplice sfondo per un’altra scena.
I paesaggi nei suoi dipinti sono sempre i protagonisti, anche con la presenza di alcune figure umane a volte.
A rigor del vero Friedrich era un pittore alquanto solitario, preferiva dipingere nel buio del suo studio, come se fosse fuori dal tempo stesso.

L’artista si sposò e per un periodo fu molto felice, ne sono la conferma i quadri di quel periodo. Si tratta di quadri meno solitari e meno bui con una maggior presenza di figure umane.

“Il pittore non dovrebbe dipingere solo ciò che vede davanti a sé, ma anche ciò che vede dentro di sé. Se dentro di sé non vede nulla, allora eviti anche di dipingere ciò che vede davanti a sé.”
– Caspar David Friedrich

Friedrich morì nel maggio del 1840 e fu sepolto nel cimitero della Trinità di Dresda.

Caspar David Friedrich, nonostante sia considerato un pittore cardine del Romanticismo Tedesco, spesso resta nell’ombra delle sue stesse opere, quasi non volesse essere ricordato come artista, ma come un paesaggio che ha dipinto.

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