Fa caldo, tempo di piatti freschi e refrigeranti

Tempo di mare, di caldo, cosa c’è di meglio di un buon piatto freddo, buono e rinfrescante? Praticamente rigenerante? tranne che non siate dei puristi della pasta al forno o della parmigiana! Che nelle gite, con buona pace dei chiletti di troppo ci sta sempre.

Maria Catalano Fiore – Nonna Camilla

La storia è qualcosa di realmente importante, non solo composta di date e battaglie, ma di curiosità su tanti episodi e comportamenti che si sono evoluti o in-voluti nel corso dei millenni. Questa mattina con nonna Camilla, che circola intorno ai fornelli, io mi diverto a fare da maestrina.

Il piatto freddo sovrano, La Cialledda! praticamente pane ammollato, pomodoro, cipolla,olive, cetrioli , sale olio q.b. e tuo quello che volete con origano o basilico

Mentre la cuoca esegue, io parto dalle prime origini conclamate. Non c’è piatto estivo più fresco di quello che a Bari si chiama la Cialledda. Certo nei secoli scorsi non esisteva certo il pomodoro, importato dall’America, ma il pane, l’olio, cipolla e olive sicuramente si, nonchè le carni insaccate o salate come i prosciutti, e tanta buona frutta.

Pare che dobbiamo ad Eraclito, filosofo di Efeso, che 2.500 anni fa teorizzò la legge dei contrari, il gettonatissimo abbinamento tra prosciutto e melone per combattere la calura. Dando il via ad una serie di numerosi piatti estivi che si ripetono intramontabili ogni anno, alcuni diventati veri classici codificati dagli chef. In estate si cerca di seguire una dieta ipocalorica, per contrastare la calura, cucina svelta, fornelli spenti e vini o bibite fresche.

Il piatto più classico, ormai è l’insalata di riso, sempre gettonata nelle tante varianti possibili. Condita con ortaggi tagliati a dadini, giardiniera (che se fatta in casa è un altro mondo), prosciutto cotto ed anche nella variante messicana con fagioli rossi o neri e magari un pizzico di peperoncino.Una stupenda descrizione la fa lo chef-attore Ugo Tognazzi, raffinato buongustaio, dettando la ricetta della super insalata di riso a modo mio, presentata nel libro L’abbuffone, nella quale raccomandava di aggiungere, un tocco di esotismo, con cubetti piccolissimi di emmenthal.

Variante detta “messicana” solo per la presenza di fagioli rossi o neri.

I colori della bandiera svettano, poi, sulla tavola italiana rappresentata dal rosso del pomodoro a fette, bianco di mozzarelle di qualsiasi tipo, contornate dal verde di rucola, cetrioli e foglie di basilico, bianco rosso e verde appunto. Chissà chi ci avrà pensato la prima volta, forse un caprese, da cui il nome.

Invece, di prosciutto e melone abbiamo molte descrizioni da parte di Francesco Sforza, primo Duca di Milano (1401-1466), goloso di meloni che affermava e scriveva che “scegliere un buon cavallo, sposare una buona moglie e scegliere un buon melone, sono le cose più difficili da fare”. Infatti, al famoso matrimonio di suo figlio Gian Galeazzo con Isabella d’Aragona, matrimonio epocale perché organizzato da Leonardo da Vinci, le raccomandazioni erano di “tenere i poponi in ghiaccio, farli raffreddare, poi un’oretta prima di servirli tagliarli a fettine sottili e stendergli sopra veli di prosciutto di Parma o di dolce San Daniele, evitare il troppo sapido e meno buono prosciutto toscano”. Prosciutto e melone come affermava Eraclito di Efeso, 2.500 anni fa, sono salato e dolce, sono destinati a stare insieme non possono stare l’un senza l’altro , è “Nelle leggi segrete che tengono in piedi il mondo.” questa si potrebbe definire “Gastrostrofia”

Altro classsico le paste fredde e cosa c’e’ di meglio di una buona crudaiola

La crudaiola con i suoi odori e sapori freschi è il massimo delle paste fredde

E’ estremamente facile, basta avere buoni ingredienti. Nonna Camilla la prepara spesso, soprattutto, se ci sono parecchi ospiti. Si prepara prima, con calma e si serve tranquillamente in compagnia, chiacchierando. Ovviamente ci sono varie ricette. Nonna vi propone la ricetta barese classica, semplice e gustosa.

Crudaiola – Ingredienti per 4-6 persone: 500 gr. di pasta corta e riccia, fusilli, cellentani o le classiche ruote (le signore di questa ricetta). 500/600 gr. di pomodorini o i più succosi Sammarzano, tagliati a pezzettini. tanto basilico, 300 gr. di ricotta dura grattugiata o pecorino, no parmigiano per carità. Olio, sale q.b

Mettete in una grande coppa, possibilmente di creta, no plastica, i pomodori tagliuzzati, il basilico, formaggio, olio e poco sale. Lasciate macerare il tutto, rigirando di tanto in tanto. Lessate la pasta al dente e poi dopo averla sgocciolata bene, versatela nella coppa e rigirate più volte. Lasciate riposare un po’ e potete servirla sia ancora calda che lasciarla raffreddare ed insaporire.

Comunque l’Estate è la stagione per eccellenza di frutta e verdura dai mille colori ed usi crudi o cotti, quindi buona stagione a tutti!!

Se le gradite nonna Camilla è disponibile per passarvi tante buone ricette di pasta fredda o altro….La storia delle Melanzane che arrivano dal Marocco, tramite la Sicilia è assai avvincente e soprattutto gustosa. Seguitemi e se avete delle richieste nessun problema.

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