Bimbo morto a Roma: ipotesi challenge
il 20enne alla guida del Suv positivo alla cannabis, indagato per omicidio stradale.
Gianvito Pugliese
La mamma del bimbo morto a Roma, travolto dal Suv Lamborghini con a bordo cinque influencer, è ancora ricoverata in stato di shock all’Ospedale Sant’Egidio, mentre la sorellina è stata dimessa dall’ospedale Bambino Gesù e presa in consegna dalla nonna.
La Procura di Roma ha disposto una perizia per accertare la velocità della Lamborghini.
Ma nel frattempo in merito all’incidente tra il Suv e una Smart Four di ieri alle 15.45 in via Archelao di Mileto a Casal Palocco, nella zona di Roma Sud, in cui è morto il bimbo di 5 anni e zono rimaste ferite la madre e la sorellina di 4 anni, dagli esami effettuati, è risultato che il giovane alla guida del Suv Lamborghini, già indagato per omicidio stradale, era positivo ai cannabinoidi.
Insieme al conducente in auto, al momento dello scontro, erano presenti altri quattro giovani che, fino a questo momento, non risultano iscritti sul registro degli indagati.
E’ opinione diffusa che potrebbero essere accusati di concorso di colpa in caso fosse accertato che, poco prima dello schianto, stessero girando un video, da postare sui social per una sfida online e stessero incitando a correre il compagno che guidava. Le indagini, infatti, hanno accertato che alcuni di passeggeri fanno parte del gruppo TheBorderline.
Lucia, una cinquantenne che abita a pochi metri dal luogo dell’incidente: “Ero in casa quando ho sentito un botto terrificante e sono uscita, in pochi minuti è accorsa molta gente e c’era un ragazzo che prestava i primi soccorsi al bambino, provando a fargli la respirazione bocca a bocca. Non riuscivo ad avvicinarmi perché era una scena raccapricciante…Abito qua da 45 anni, la macchina proveniva da una strada da cui non c’è molta visibilità. Da quello che mi hanno raccontato alcuni vicini, i ragazzi sul Suv hanno provato a superare una macchina, andavano a grande velocità e hanno investito l’auto della signora che stava aspettando fuori dall’asilo. È allucinante, ancora non riesco a crederci“.
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