Riprendiamoci il colore!
Questo Murales di Bansky ci rispecchia gente! Solleviamo il velo grigio che ricopre l’Arte, la Luce , il Colore! L’Arte riprende Colore!
Maria Catalano Fiore
Riprendiamoci il colore e gli elementi della natura, eliminiamo Guerre e Pandemie con i Colori della nostra Arte! Con le nostre volontà, facciamo capire. attraverso l’arte. che ci stiamo auto – distruggendo. Questo il messaggio esplicito di questa mostra.
Cari artisti, Cari amici e pubblico, è bello comunque ritrovarsi ed assembrarsi uniti nello stesso intento. Bello ritrovare artisti che ho seguito e recensito da anni, con nuova linfa artistica, più giovane o con diversi contenuti dettati da una vita vissuta a volte completamente per l’Arte come per il mio amico Carlo Giuliani.
Presso la bellissima e storica location di Santa Teresa dei Maschi, nel cuore di Bari, sarete in 20 artisti ad esporre. Selezionati, o meglio, vi siete auto – selezionati per contenuti e modo di affrontare una mostra da veri professionisti, quali siete. Avete recepito il messaggio, avete compreso la potenzialità della veicolazione a mezzo stampa, non della semplice locandina a cui i più danno una scorsa veloce, ma con veri articoli che parleranno di Voi e dei vostri intenti, del vostro fare arte, sia in modo ricorrente dalle pagine di lavocenews.it, nostro partner di supporto quasi quotidiano, che potrete diffondere, come e quando volete, tra le vostre conoscenze e clienti. Come pure dalle pagine di una rivista di spessore quale Euroarte, a diffusione nazionale e, soprattutto, utilizzata tra operatori del settore e galleristi sempre a caccia di talenti.
Questo lo sa bene un veterano come il maestro Mimmo Milano che è arrivato sino al MOMA di New York con la sua testardaggine ad essere presente sempre in Fiere importanti ed a proseguire la sua ricerca Metropolitana.
E’ un meccanismo di presenza costante che conosce bene anche Maria De Pasquale e che è entrato nell’animo anche di sua figlia Giusy De Pasquale, con la quale condivide anche la sua passione per la musica.
Molto simili,nell’uso dei colori le tele di Enrica Carenza, da donna nata nei colori, cresciuta fra artisti, Liceo Artistico ed Accademia, ma che solo adesso trova il vero coraggio di esporre le sue opere. Di mettersi in competizione. Ha stoffa e contenuti da tirare fuori al meglio! Dai Enrica!
Colori che ritroviamo spesso nelle opere di Domenico Berardi, sia quando propone esplosione di colori nei suoi ricordi infantili, sia nelle sue tristezze urbane
L’esperienza e la voglia di continua ricerca sono l’anima di Vito Camardella
Contenuti molto forti nella manduriese Rosanna Baldari che si affaccia per la prima volta sulla scena regionale e nazionale. Un malessere forte, in tempo di Epidemia qualcosa da star male veramente e una denuncia muta senza più Colore.
Ancora più ossessiva, paura anche nel mostrarsi in Roberta Loconte.
Biagio Monno – Toy Blaise, invece affronta la Pandemia come se fosse una creatura mostruosa, una specie di Medusa tentacolare che cerca di catturare le sue vittime con capelli serpentini e braccia allungate.E la tiene a bada. Nella sua Arte, che tiene sempre ben stretta a se, sempre significati profondi.
Cosa dire della ricerca poliedrica di Giusy Rizzi, una ricerca, quasi ossessiva e perfezionista di esplosioni di forme e colori.
O vogliamo parlare dell’esplosione emblematica di colori di Vito Vic Iorio, un pugliese, trapiantato in Lucania, che non è nuovo a mostre collettive baresi, e che è stato già apprezzato dalla critica e dal pubblico.
Un’opera che ha già registrato un notevole successo, alla sua prima recensione, proprio dalle pagine di questo quotidiano è la tela di Vito Valenzano. Vito si riprende prepotentemente i colori, la Pandemia sta scemando e lui si sente più sicuro di osare e protetto con tutta la sua famiglia.
Ancora” Vele al vento”ma più essenziali nell’opera di Roberto Loconte, con spazzi di colore, di ripresa.
Passiamo ora ad una sicula vera, una Pittrice con una solida preparazione, non nuova a mostre, ma per la prima volta a Bari, con noi Simona Impellizzeri, da Mascalucia con opere molto particolari e dense di significato.
Dal gioco della vita all’onirico, tra il fantastico, l’amore per i suoi ulivi salentini e il suo disegno maniacale e perfetto appreso all’accademia di Lecce da Francesco Spizzico e portato avanti nella sua lunga carriera, ecco il maestro Marcello Rizzo.
Altra brava pittrice e grafica di spessore ed esperienza è Nancy Gesario, le sue opere bisogna vederle da vicino, cogliere passaggi di sfumature e sentimenti che emanano. Come questa sua maternità nera.
Ultimo tra i pittori, ovviamente scherzando, poichè prevedo per lui una bella carriera, data da determinazione, continua applicazione nel disegno e tanta voglia di confrontarsi con altri artisti, ma con molta umiltà e timidezza c’è il gravinese Roberto Capriuolo e la sua” Jaqueline Canard”.
Ora è la volta di una fotografa che sembra una pittrice, per sensibilità coloristica e per come riesce a cogliere degli attimi salienti, non nuova ad esperienze in collettiva, ma decisa a mostrarsi, Lena Losacco Sandrucci
Ed ora la volta di uno scultore vero, uno che usa ancora lo scalpello, sperimenta materiali nobili per creare pezzi sicuramente notevoli. Giovanni Mappa. Con noi per la prima volta e spero, con successo, per tante altre ancora, pronto senza dubbio ad una personale.
Questi i 20 Artisti che saranno in Mostra presso Santa Teresa dei Maschi da Domenica 11 ottobre al 17. Vi attendono! Ingresso Libero
E nella serata di Venerdi 16 vi attendono anche 5 poeti che si sono uniti alla pubblicazione delle pagine dello speciale nella Rivista EUROARTE: Surico Giuseppe, Mino Barba, Donato Tambone, Biagio Loconte e Michele Aprile, per recitare i loro versi. Ingresso libero!
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