Bari: riaprono Santa Teresa dei Maschi e Contraccademia
Sarà “Contraccademia” un progetto firmato Bibart (e Miguel Gomez ndr).Divulgarne la notizia ricevuta toccherebbe alla redazione. Ma per Miguel Gomez mi tocca farlo ed è un onore, prima che un piacere. GP
Gianvito Pugliese
Ricevo e pubblico, con la consapevolezza di far cosa utile alla Città, al suo hinterland, alla sua Cultura, da Miguel Gomez, collaboratore prezioso di questa testata, un comunicato-articolo che nell’annunciare la riapertura di Santa Teresa dei Maschi alla fruizione pubblica, lo fa contestualmente ad un evento espositivo importante, per la firma di chi organizza e per quelle degli artisti esposti. E’ l’occasione per l’amico Gomez di illustrare, a quanti ancora non sanno, la funzione di Contraccademia e come, formazione, esposizione e cultura artistica possano e debbano convivere in un quadro sinergico, un quadro che non sarà esposto, ma di cui è permeata tutta l’attività e che aleggerà invisibile. ma palpabile, magari dalla bella cupola tornata ad illuminarsi. In bocca al lupo, Miguel, a Te ed a Tutti i “tuoi” artisti. Ovviamente lavocenews,it recensirà l’evento.
La luce della cupola di Santa Teresa dei Maschi torna ad illuminare l’arte con il progetto “Contraccademia” firmato Bibart Biennale
Dopo quasi 80 giorni di chiusura, ritorna la bellezza sulla linea d’orizzonte notturna della città di Bari: la cupola illuminata della Chiesa di Santa Teresa dei Maschi, una luce particolarmente simbolica che illumina attività artistiche che si erano bloccate a causa del coronavirus, riapre la galleria/laboratorio della Biennale di Bari Bibart nella Chiesa Santa Teresa dei Maschi. Riparte rinnovato il progetto “Contraccademia”, galleria, laboratorio, scuola d’arte e residenza artistica.
Contraccademia è un progetto che vuole recuperare una tradizione di insubordinazione e antiaccademismo in uno spazio dinamico di produzione artistica e culturale. L’intento è di creare una fucina d’idee, uno scambio continuo tra artisti locali, nazionali, internazionali ed il pubblico che sarà presente alle attività. Bibart da aprile 2019 è residenza artistica che fa parte di un circuito che coinvolge anche altre residenze in Germania, Ucraina, Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria. Ci sono infinite definizioni di arte, per ogni singola opera tantissime interpretazioni e altrettanti giudizi. Ma in definitiva cos’è l’arte? Un quadro del 500, una scultura tribale, il disegno di un bimbo, un foglio bianco, una performance, una tela capovolta? Qualsiasi cosa può essere considerata arte? E’ un dilemma questo che sarà difficile risolvere quando si è innanzi ad un’opera che esprime un concetto, una emozione, una vibrazione cromatica.
Noi crediamo che un’opera d’arte acquisisce senso se messa in relazione all’artista che la crea e a colui che la guarda. In realtà non esiste uno schema preciso, il significato di un’opera non ha un confine definito, è estremamente fluttuante. L’arte si conforma alla propria visione del mondo, alla personalità di ognuno. L’arte è espressione dell’animo umano che scende nei nostri sentimenti, è un atto creativo, che implica sempre il concetto sovversivo di “creatività”. Queste sono le motivazioni che ha portato Bibart Biennale a far nascere il laboratorio/galleria denominato “Contraccademia”, l’arte come germoglio di condivisione, incontro/confronto, d’altronde è storia che i grandi del 900 sono tutti nati all’interno di movimenti in cui gli artisti si confrontavano e scontravano in continuazione. Purtroppo dopo gli anni sessanta si è fatta sempre più forte l’idea dell’artista individualista, personalità isolata da tutti gli altri, favorita e sostenuta dalle nuove leggi di mercato e consumo che nulla hanno a che fare con la cultura dell’animo umano. La nostra sarà una utopia oppure una velleità, ma crediamo fortemente all’idea che l’arte sia una ispirazione da condividere, una occasione di comunione.
Non è un caso che la sede del luogo in cui Bibart/Contraccademia ha scelto di svolgere le attività espositive e laboratoriali sia una Chiesa del 1600, Santa Teresa dei Maschi, nel borgo antico della città di Bari, città che storicamente accoglie e condivide, e certamente una chiesa è il luogo che più si adatta all’incontro, alla comprensione, allo scambio, alla trascendenza di cui l’arte deve essere sempre colma.
Nello spazio di Santa Teresa dei Maschi, il pubblico può contemporaneamente guardare una mostra e vedere artisti al lavoro o che discutono, chiunque potrà inserirsi nel dialogo, oppure osservare come nasce un’opera. In questo e per questo ci sentiamo “sovversivi” ed è il motivo per cui si è dato il nome “contraccademia”, noi vogliamo un arte che non deve essere ne sottovalutata e nemmeno sopravvalutata dai critici d’arte, dalle aste evento, dai galleristi, vogliamo che gli artisti possano e debbano incontrarsi, confrontarsi liberamente tra di loro e con chiunque, senza schemi economici o pseudo intellettuali, una crescita umana basata su chi costruisce negli anni con etica il proprio lavoro e si mette al servizio di quel pubblico che pensa che l’arte sia un incontro, una occasione: un pensiero in libertà e di libertà. Siamo schierati dalla parte degli artisti del passato che ci hanno aiutato a rendere le immagini di ieri così vicine ai pensieri di oggi e allo stesso tempo sosteniamo la contemporaneità che traccia il nostro cammino.
La galleria ospiterà mostre permanenti, collettive e personali, presentazioni letterarie, installazioni, video art. Il progetto si apre con una esposizione degli artisti Monica Abbondanzia, Rima Almozayyen, Francesca Brivio, Francesco Cardone, Roberto Capriuolo, Cesare Cassone, Marco Ciccarese, Pasquale Conserva, Anna Cristino, Emanuela de Franceschi, Miguel Gomez, Gabriele Liso, Biagio Monno (Toy Blaise), Giancarlo Montefusco, Marialuisa Sabato, Carmen Toscano, Giuseppe Toscano, Vito Valenzano.
Orari, tutti i giorni tranne domenica e lunedi: 10.30/13.00 – 15.00/19.00
Info: 3455119994
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