Fedele Eugenio Boffoli: le “Rose”, “La Via”
Nell’ambito della manifestazione “Trofeo città bianca” 5 edizione, presso il Chiostro di San Francesco di Ostuni si è tenuta nella serata del 29 agosto, la “performance” di arte moda e poesia “Rose” presentata da Adriana Ostuni con direzione artistica di Nancy Gesario.
Maria Catalano Fiore
Fedele Eugenio Boffoli, triestino ma di origini pugliesi, è un artista e giornalista estremamente poliedrico, capace di coinvolgenti performance come questa sua “Rose”, e di progetti ampi e duraturi che riescono a coinvolgere per anni importanti centri della nostra penisola come “La Via” in itere dal 2007.
Una prima serata alle “Rose” è stata dedicata il 29 agosto, con una performance proseguita anche nella seguente serata del 31 agosto con action painting su abiti indossati da modelle.
Chi non si è mai incantato nell’ammirare le geometrie e le sfumature di una o più rose in un giardino? Svariati ormai i tipi di incroci e di coltivazioni di rose ibridate nel mondo, eppure restano sempre delicate ed effimere:
“Cogli la rosa quando è il momento, che il tempo lo sai che vola e lo stesso fiore che oggi sboccia domani appassirà” scriveva il grande poeta statunitense Walt Whitman (1819-1892), quasi idealmente a rispondere ad una poesia di Emily Dickinson (1830-1886) “Un sepalo ed un petalo e una spina / in un comune mattino d’estate/ un fiasco di rugiada, un’ape o due/ una brezza/un frullo in mezzo agli alberi/ ed io sono una rosa!”
Certo le Rose ammaliavano questi due poeti, ritenuti quasi i “capostipiti” di tutta la poesia americana, ma la Rosa ha trovato i suoi estimatori già nelle civiltà egizie: i suoi petali usati in cerimonie domestiche e religiose; in seguito Anatolia, Grecia, Roma, Cina, Persia. Giuseppina Bonaparte che mentre il marito guerreggia in giro, ne fa adornare il suo intero giardino con specie rare coinvolgendo architetti, giardinieri, botanici, chimici e matematici. Lunga la storia della Rosa, e molti i testi che ne parlano in modo storico o botanico o poetico.
L’incanto è dunque questioni di attimi, da vivere con consapevolezza. Il Poeta Sa’ di nel XIII secolo scriveva: “Perché annusando la rosa / pensi alla sua effimera bellezza?/ Conserva il ricordo del suo profumo/ E dimenticherai che è già sfiorita”.
Filo conduttore del percorso della performance sono stati i versi dello spettacolo teatrale (poesia, musica e danza) “Il tango dell’Onda” sempre ad opera di Boffoli, tratti da una sua pubblicazione letteraria e portato in scena a Trieste nel 2006.
L’artista, accompagnato dalla tanghera Cristina Domizio, ha tradotto in modo magistrale i passi e le suggestioni di tango. Sfondo della performance video con proiezioni tematiche su scatti fotografici dello stesso Boffoli.
Il progetto espositivo itinerante “La Via” attivo già dal 2007, prende il via da oggi 5 settembre sino al 21 settembre 2021 con vernissage il giorno 12 settembre alle ore 19.30.
Tema della mostra e del progetto è l’Arte quale essenza, universale e metatemporale, a disposizione dell’Umanità ed attiva nel ciclo, trasformativo di vita-morte-rinascita. Come specificato nella didascalia introduttiva alla mostra.
“Il Progetto espositivo, itinerante di arti visive e letterarie, “La Via” a cura di Fedele Eugenio Boffoli, con gli artisti della Comunity Anforah contempla l’arte quale canale di crescita, esperienza e consapevolezza, ai fini della crescita personale e collettiva; Arte che si traduce in un un processo compreso tra l’ideazione dell’opera sino alla sua realizzazione…..Nel presente contesto storico, dove Finanza, Mercati e Tecnologie, omologano e massificano per denaro e/o ideologia, l’Umanità sopprimendo le abilità e le identità specifiche e deprimendola verso il basso: l’Arte è “La Via”, urgente e maestra di integrazione e di riscatto dell’umano riconoscimento di tutte le diversità e le forme dell’Unità del Mondo.”
Il tutto viene trasmesso grazie anche alla collaborazione di “Anforah” cofondata da Boffoli con Araldo Di Vita, già nel 2004, per il recupero del valore dell’Arte e la nuova promozione di nuovi talenti artistici.
“Abbiamo eletto il simbolo dell’Anfora, riferiscono gli artisti di Anforarah, quale emblema di raccolta e custodia della vita. Tutto è contenuto nell’Anfora del mondo: sostanza , significato, memoria universale scolpita nel tempo
Espongono gli Artisti; Fedele Eugenio Boffoli, Lucia Carraretto, Luigi Casale, suor Rosalba Facecchia ASC, Nancy Gesario, Daniela Lepre, Ferruccio Magaraggia, Salvatore Marchesani, Anna Mossa, Rosa Pino, Marina Postogna, Isidoro Raciti, Mariagrazia Semeraro, Antonella Sidoti, Anna Zennaro.
Poi con le prime piogge …….le ROSE sfioriranno……..
Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare il “Lascia un commento” a piè dell’articolo, o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it della redazione o direttore@lavocenews.it, per seguirci su Facebook potete mettere cortesemente il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it grazie