Giovanni Mappa
Scolpire comporta un impegno economico elevato e ciò condiziona molto l’artista anche dal punto di vista creativo.
Maria Catalano Fiore
Le sculture di Giovanni Mappa sono sicuramente da guardare, visualizzare, da non perdersele, in occasione della prossima mostra “L’Arte riprende il colore”. Dal 18 al 24 Ottobre 2020 c/o la Spettacolare Chiesa di Santa Teresa del Maschi, nel cuore della Bari storica. Queste sculture sono da comprendere poiché, secondo me, hanno un filo conduttore che ci riporta da un passato atavico, sino a farci comprendere il presente, e forse il futuro. Un presente abbastanza evidente ma con molti richiami metafisici. Renè Magritte … ed altro. Lo studio preparatorio di Giovanni Mappa, su forme ed intenzioni e significati, appaiono evidenti.
Questa scultura, pare chiudere un discorso, l’avaro ha lettere e numeri solo nel suo cervello, in realtà nessuno di noi possiede niente di fronte ad una guerra, una pandemia, una globalizzazione che ci sta conducendo all’annientamento. Ma da cosa comincia tutto questo? Dal primordiale, dal Peccato originale.
E’ evidente che Giovanni Mappa cerca di darsi e dare delle risposte a quesiti atavici. Le sue idee e le sue opere non sono puramente concettuali ma messaggi forti e chiari. Ma le sue opere le vedrete, non vi voglio anticipare di più…..come per gli altri artisti, che vado man mano recensendo, sono solo “aperitivi” di quello che sarà esposto.
Ovviamente vi aspetto, ma non avete bisogno di promemoria, tutti i giorni ve lo ricorderò.
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