Giovinazzo: collettiva d’arte “Sacro e profano si intrecciano”

Resoconto delle opere d’Arte più significative della mostra

Vito Tricarico

Sono riuscito a visitare la collettiva d’arte presso l’Istituto Vittorio Emanuele II a Giovinazzo, desiderio che non avevo potuto realizzare il giorno dell’inaugurazione, per non aver trovato un posto per parcheggiare l’auto. Erano presenti gli artisti Giuseppe Potenzieri Pace e Alessandro Cavaliere, direttori artistici della mostra, oltre al giovinazzese Damiano Sciannamea, Gennaro Potenzieri Pace, Caterina Molfetta e Sabina Pedone. In questo articolo descriverò, in breve, le opere di questi artisti presenti, i quali mi hanno presentato le loro opere, e mi scuso per il torto agli altri valenti artisti espositori.

Giuseppe Potenzieri Pace, è un artista che colleziona trofei in tutta Italia con le sue opere realizzate principalmente in ferro battuto. Nei suoi lavori riesce a riunire e dare un’anima ad un groviglio di fili di ferro, vecchie forbici da potatura, viti, pezzi di legno, saldando i pezzi con mirabile maestria e trasformando il tutto in autentiche opere d’arte. Molto apprezzati i suoi lavori dedicati ai personaggi mitologici, ai personaggi biblici e agli eroi contemporanei. Nella mostra di Giovinazzo, ha esposto tre opere occupanti trionfalmente un centro sala espositivo : Un ulivo, il nostro albero più rappresentativo, sorgente da nostra Madre Terra, inneggiante alla bellezza della natura e al lavoro dell’uomo, un veliero realizzato in ferro anticato a raccontare storie di mare e le scoperte derivanti dai viaggi ed un grande alveare, una sorprendente opera d’arte per la sua ideazione e realizzazione, dedicata alla rappresentazione del mondo delle amiche api, esempio di laboriosità, di coesione ed indicatore biologico della qualità del nostro ambiente, oggi purtroppo diventata una emergenza ecologica del nostro mondo.

Alveare di Giuseppe Potenzieri

Alessandro Cavaliere, artista che si dedica alla realizzazione di presepi e alla pittura. Ha dichiarato: “Quando compri qualcosa da un artista, compri molto più di un semplice oggetto. Compri centinaia di ore di prove e di fallimenti. Compri giornate e anni di lavoro, di frustrazioni insieme a momenti di pura gioia“… In questa mostra ha presentato una icona di Santa Maria di Corsignano, rivisitata, opera riguardante l’arte sacra. In più, a conferma della sua fantasia che predilige scenografie presepi ali e raffigurazioni in stile 700 Napoletano, fanno bella mostra, un Pulcinella realizzato in terracotta policromata con abiti sartoriali, delle mini tele realizzate con acrilici e diversi angeli.

Opere Alessandro Cavaliere

Damiano Sciannamea, un artista giovinazzese ottantenne, ha realizzato una sua personale. Ho potuto ammirare fiori, paesaggi e nature morte, tutte opere caratterizzate dall’intensità di colori. L’Artista ha dichiarato: “Trovo l’ispirazione in modo particolare di mattina. Durante le lunghe passeggiate in campagna o al mare, riesco a cogliere la suggestione di un tramonto e i riflessi della luce del sole nell’acqua del mare, li memorizzo per poi trasferirli sulla tela. Il nostro territorio sa donare tanta ispirazione a noi artisti“. Ha presentato opere dedicate alla piazza della sua città e al suo caratteristico porto, una lingua di mare che si insinua nella città antica. Esposte nature morte con predilezione per uva, pesche, melograni, fichi, elementi importanti per la nostra vita, trasportati sulla tela nella loro semplice e stupenda realtà e fiori comunicanti sensualità, bellezza e armonia.

Opere Damiano Sciannamea

Gennaro Potenzieri Pace, è artista dedito per lo più alla lavorazione della pietra. Ha presentato due lavori in pietra leccese, uno dedicato a San Michele e l’atro alla Madonna di Corsignano. Oltre alla devozione per il culto mariano e l’opera dedicata a questa Madonna giovinazzese lo dimostra, (stella più lucente del cielo di Giovinazzo, bassorilievo in pietra), Gennaro ha una particolare devozione per il culto angelico e l’opera dedicata a San Michele Arcangelo ne è la riprova. Con la spada sguainata a combattere contro il maligno rammenta al mondo: “Chi è come Dio”? Sono rimasto colpito da una sua frase molto profonda : “Chi lavora con le sue mani é un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani, la sua testa ed il suo cuore è un artista“.

San Michele di Gennaro Potenzieri

Caterina Molfetta, è una artista che ha partecipato a molte collettive d’arte. Ha frequentato la galleria d’arte Il Bastione a Giovinazzo e l’Amart Galery di Antonella Merra ricevendo grandi soddisfazioni. A Palo, la sua città, è stata presente in molte manifestazioni artistiche, come le diverse edizioni de L’arte della memoria nella cripta della chiesa Matrice ed Espressioni dell’anima nella chiesa del Purgatorio. Ha presentato un olio su tela raffigurante Maria, donna in cammino con l’umanità, un’opera densa di tersità luminosa, una tela che denota la raffinatezza estetica dell’artista e che riesce a agire sulla sensibilità dello spettatore.

Madonna di Caterina Molfetta

Sabina Pedone, é una persona cui occorre dedicare un elogio speciale, perché frequentando botteghe d’arte, manifestazioni culturali e mostre, ha intrapreso un percorso che porta verso l’Arte. In questa occasione ha presentato un’opera originale per conformazione ed elaborazione, un Veliero con vela ad uncinetto, legno e pietra recuperati dal mare recanti la didascalia “In natura nulla è rifiuto. Riciclare per dare nuova vita”. E’ un tema che tocca le necessità del nostro mondo consumistico tutto proteso all’uso eccessivo di beni che la natura e l’uomo possono mettere a nostra disposizione.

Opera di Sabina Pedone

La mostra giovinazzese merita di essere visitata. E’ aperta fino al 18 agosto dalle 20.00 alle 22.30

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