I David di Donatello

Un premio “I David di Donatello” ormai storico, giunto alla 66 esima edizione, un premio ambito e finalmente in presenza, di Protagonisti e stampa e trasmesso in diretta, in prima serata, su Rai 1. una ripresa? Speriamo.

Maria Catalano Fiore

Assegnati i David di Donatello, dei riconoscimenti per le varie categorie cinematografiche, il premio più ambito dopo l’Oscar.

Il David, giunto alla sua 66 esima edizione è stato veramente un grande momento per tutto lo spettacolo italiano. Un segnale di ripresa.

Dopo la Cerimonia di assegnazione dello scorso anno, quasi nascosta, finalmente si è tornati a trasmettere dal Teatro dell’Opera di Roma, e dagli Studi “Fabrizio Frizzi”, a condurre, bravo e sobrio, Carlo Conti, in diretta, ed in prima serata su Rai 1. Sebbene in assenza di pubblico, ma con la presenza di candidati e dei rappresentanti della stampa.

In apertura le note di “Io sì” di Laura Pausini, già candidata all’Oscar e vincitrice di un Grammy Haword, colonna sonora del film “La vita davanti a se” di Edoardo Ponti con Sofia Loren, premiati entrambi. Per l’attrice 86enne un vero momento emotivo.

Una Laura Pausini, con rossetto strabordante, sul Maxi schermo alle spalle di Carlo Conti e dell’ immancabile Dario Franceschini

Una cerimonia veramente emozionante per la Loren, e vi assicuro che questo film, girato a Bari e del quale ci siamo occupati durante la sua lavorazione, merita realmente.

Sofia Loren commossa abbracciata da suo figlio Edoardo Ponti

Serata notevole, sia per i David assegnati sia per la Standing ovation in tributo a Gigi Proietti affrontata molto bene, dal suo allievo ed amico Enrico Brignano, sia per la citazione di tutti i rappresentanti del mondo dello spettacolo mancati in questo ultimo anno.

I David assegnati quest’anno sono particolarmente validi e meritati nelle varie categorie. Miglior film: “Volevo nascondermi” regia di Giorgio Diritti, sulla vita del pittore naif Antonio Ligabue.

Ecco il vero Antonio Ligabue con uno dei suoi autoritratti

Una ottima regia, infatti il Premio alla Regia è andato proprio a Giorgio Diritti. Un’ottima interpretazione quella di Elio Germano, Migliore Attore Protagonista. E non solo Elio Germano è candidato ad altri 16 premi internazionali per questa sua interpretazione.

Elio Germano nei panni di Antonio Ligabue.

Una interpretazione non facile, veramente bisognava “calarsi nella parte” e respirare colori ed atmosfere e frustrazioni e la vita difficile del vero artista. Ancora più difficile affrontare il Ligabue televisivo, interpretato dal grande Flavio Bucci.

Flavio Bucci nella sua grande interpretazione del Ligabue televisivo, di diversi decenni fa, la sua stoffa di attore teatrale era indiscutibile.

Per la prima volta anche Luca Medici, alias Checco Zalone, ha vinto il David dello Spettatore, istituito nel 2019 per il film che ha avuto il record di presenze nelle sale cinematografiche, in questo caso “Tolo Tolo” uscito appena prima del Lock down e per la sua colonna sonora “Immigrato”, “Se lo sapevo venivo” ha commentato Luca Medici, collegato da casa.

David all’ Attrice non protagonista a Matilde De Angelis.

Premio alla memoria a Mattia Torre, ritirato dalla figlia, sceneggiatore ed ideatore, tra varie cose, della serie “Boris”.

David al Miglior Regista esordiente a Castellitto jr. per il suo “I Predatori”.

Castellitto jr. stringe il suo primo David

David come Migliore Scenografia ad “Hammamet” di Gianni Amelio, sugli ultimi giorni di Bettino Craxi, interpretato da un grande Pierfrancesco Favino, sino all’ultimo in lizza con Elio Germano.

David per la carriera all’attrice Sandra Milo.

Altri due David speciali per Diego Abatantuono e Monica Bellucci.

Il ministro per i Beni Culturali con delega allo Spettacolo, Dario Franceschini, ha sottolineato l’impegno del governo negli stanziamenti per la ripresa dell’Industria Cinematografica Italiana. Le sale cominciano a riaprire, confidiamo in una vera ripresa.

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