Il significato di un anello
Gli anelli, semplice decorazione o ostentamento di potere prima maschile e poi femminile….una carrellata di anelli famosi.
Maria Catalano Fiore
Le mani, le dita dicono molto di noi, le usiamo continuamente, le agitiamo per farci capire, mangiamo, le muoviamo anche quando dormiamo….
Poi indossiamo anelli, piccoli cerchi ANULUS, in latino, è il diminutivo della parola CERCHIO. Già dall’epoca del Bronzo ne abbiamo tracce.
La Chiromanzia, stessa si basa sulle dita…. Dobbiamo proteggerle, dal freddo con guanti, dalla infezioni con protezioni, dobbiamo lavare spesso le mani e le dita per proteggerci. Comunque le mani parlano di noi, ancor più gli anelli non sono solo un vezzi, ma indicano lo stato sociale, una carica, se si è sposati ecc….
Per questo motivo, sin dalla preistoria, l’uomo ha cominciato a rivestirle, prima con pezzetti di canne, vuote e circolari erano adatte all’uso, ancora oggi alcuni contadini o artigiani usano questo sistema, poi man nano con materiali sempre più pregiati e resistenti. Questi anelli, in seguito sono stati ornati con pietre, pregiate o meno, che hanno assunto significati particolari scaramantici o di potere.
E’ infatti l’uomo il primo ad ornarsi con anelli, in epoca Cretese /Micenea nasce anche l’anello sigillo diffuso tra persone di rango, ma anche usato da ricchi commercianti per suggellare transazioni.
Gli anelli erano importantissimi per gli uomini, più di vesti pregiate. Sempre più segni distintivi di categoria e condizione sociale. A Roma, in particolare si portavano diversi tipi di anelli, da quelli dei membri del senato in poi. E’ nell’antica Roma che comincia la consuetudine di regalare un anello alla futura sposa come promessa di matrimonio, ovviamente a seconda dei mezzi l”Anulus pronubus”, in seguito quello di scambiarsi gli anelli nuziali “Cingulum o Vinculum. Man mano nella Roma dei Cesari, poi imperiale diventò consuetudine ostentare più anelli, sulla mano o anche sullo stesso dito, quasi un obbligo.
Con il Cristianesimo, la legge consentiva di portare la sola “Vera” nuziale alle donne, agli uomini la “vera” più il Sigillo. In questo periodo si sviluppò l’uso dell’anello “Episcopale” che distingueva il Vescovo e la sua unione con la Chiesa (un matrimonio simbolico). L’anello Episcopale fu anche oggetto di particolari disposizioni Conciliari, non doveva essere esagerato, a partire dal Concilio di Roma del 610. Concilio in cui si istituì anche l’uso dell’Anello Papale che poteva essere trasmesso o cambiato a seconda del Papa.
Mentre i Cristiani limitavano l’uso di anelli, Sia i Bizantini che i Barbari ne facevano largo uso, come in seguito i cavalieri templari. Anzi in mancanza di gemme cominciarono ad usare pasta vitrea o smalti.
In Francia, dove con la dominazione romana si era diffusa la moda degli anelli decorativi con pietre, con l’impoverimento che ne segue, gli anelli si impoveriscono, ed anche le “Vere” nuziali tornano ad essere i primitivi cerchietti.
In Tutta Europa, durante l’epoca Medioevale la consegna di un Anello o accompagnava una investitura, o sanciva l’attribuzione di un Feudo. Quando il Feudo passava in altre mani, veniva consegnato anche l’anello. In guerra, per sancire la vittoria e/o la morte di un Feudatario, si mostrava l’Anello, che veniva acquisito da altri.
Questo valore simbolico, che confermava però una proprietà. Nel XIII sec.il sigillo diventa araldico. Con le narrazioni delle gesta belliche ed amorose del Cavaliere o Nobile influenzò molto il potere magico degli anelli. La stessa scelta si pietre per anelli da promessa di matrimonio subì una evoluzione abbastanza evidente.
Alla pari gli Uomini, che dovevano ricevere un Anello di pari prestigio. Dal XIV secolo in poi gli anelli diventano molto più grandi e le pietre più sporgenti ed evidenti. Sempre più uno status simbol.
Dunque un anello è un simbolo di presentazione, una firma per un nobile feudatario e chi lo indossa, inconsciamente, si impegna a salvaguardarlo.
Ancora più massiccia la forma degli anelli episcopali e papali. Un certo periodo si cercò di limitarne l’uso. Una disposizione del 1355 a Firenze vietava di indossare più di due anelli per dito, ma ancora nel 1464 si deve concedere con un’altra disposizione scritta di poterne indossare sino a cinque.
Nei ritratti dell’epoca il ritrattista era obbligato a ritrarre anche 4/5 anelli per mano e bene in vista. Oltre al valore l’Anello ha sempre un significato magico, scaramantico o simbolico di qualcosa.
Secondo la leggenda Caterina dé Medici, Regina di Francia, che di magia se ne intendeva, portava un anello diverso a seconda del mese. Ma perché un anello rappresenta tutto questo? Sempre per gli stessi valori primordiali Innanzi tutto, per la sua forma circolare che evoca continuità, poi per la preziosità del materiale, per questo aspetto scaramantico gli uomini si recavano in battaglia carichi di anelli e poi, per i fidanzati che se lo scambiano era sempre un pegno di amore.
Andrebbe tutto letto in chiave psicologica, l’uso o rifiuto dell’anello, il dito sul quale viene indossato ha lunghissime spiegazioni psicologiche, rituali, incide sull’autostima ed insicurezza personali. Ad esempio una ragazza che riceve, dal suo amato, un anello, anche sottile, si sente più sicura di essere amata. La Fede sull’altare è un vincolo per la vita. L’uomo, tempo fa era restio ad indossare la fede, adesso pare sia più affascinante portare la fede, garantisce la mascolinità.
Non si esaurirà mai la moda di portare più anelli a tutte le dite, un po’ come mimetizzare una fede o altro, o di infilare più anelli allo stesso dito è un gesto inconscio per aiutare un dito più indifeso, o rafforzare il significato di una fascetta o di una fede.
E chi non porta anelli? Potrebbe essere un tipo sportivo o comunque svolgere un lavoro in cui l’uso dell’anello potrebbe essere pericoloso.
Il “Signore degli Anelli” aveva visto giusto, con il rifacimento di anelli medioevali/barocchi, comunque importanti. L’anello è simbolo di potere, ma anche scrigno di personalissimi segreti.
Chi porta più anelli sulla sinistra, mano del cuore e dell’intuito. Al contrario la mano destra è quella dell’azione e della ragione, indica una personalità attiva ed indipendente abituata al successo e che emana energia muovendo proprio quella mano.
Ovviamente in tutte le epoche ci sono stati anelli bellissimi, quasi in una gara e di grande valore, indossati da re, regine e nobili, anche sui guanti in epoca settecentesca. Era qualcosa da mostrare soprattutto maschile, ma anche le donne non erano da meno, soprattutto se anelli donati come simbolo d’amore.
Tanti gioielli sono diventati famosissimi come i Diamanti di Liz Taylor.
Ma Liz era famosa per tutti i suoi gioielli ed anelli di fidanzamento come quello denominato proprio Taylor/Burton nel 1968. il famoso Diamante Krupp, taglio smeraldo, da 33 carati, recentemente venduto all’asta ad un amatore anonimo per 8,8 milioni di dollari.
Anelli particolari sono diventati famosi, come l’anello che Jakie Kennedy indossava a Dallas.
Oppure il famoso anello di Lady Diana, tanto ostentato durante il suo fidanzamento e triste matrimonio con il Principe Carlo di Galles, ereditato, ora da Kate Middelton, moglie del Principe William.
Si tratta di uno splendido anello creato dal brand Gerrard e scelto personalmente da Diana.
Gli anelli indubbiamente possono rivelare sensualità. Possono rivelare aspetti infiniti ed impensabili della nostra ed altrui personalità. A volte segnano un destino come questo secondo anello di Jakie Kennedy, pegno d’amore dell’armatore greco Aristotele Onassis: il famoso “Marquise Lesoto III” da 40 carati.
Anello favoloso, matrimonio non certo bellissimo. Jakie lo ha indossato solo due volte e tutti i loro eredi purtroppo hanno fatto una brutta fine.
Tra i matrimoni VIP quello di Vittoria ex “Spice girs” e il calciatore David Bekham, ovviamente anello con ostentazione di un benessere raggiunto e tanto invidiato.
Ancora oggi gli uomini amano indossare anelli importanti.
Chiudiamo la carrellata con qualcosa di più recente: Melania e Donald Trump, altra dimostrazione di scalata al successo:
Donald Tramp regala alla seconda moglie, Melania, un diamante, taglio smeraldo da 15 carati del valore ci circa 3 milioni di dollari.
Caro Donald mi pare tu sia staro un po’ avaro, con tutti i tuoi milioni, potevi prendere ispirazione dai mariti di Liz Taylor, il suo diamante, taglio smeraldo, è entrato nel Guinness dei Primati per caratura, lavorazione e….. prezzo! A tutte le donne normali non resta che sognare l’amore VIP e il conseguente anello da sogno.
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