Il trionfo della morte di Pieter Brueghel il vecchio

Un esame particolare del dipinto “La caduta degli Angeli ribelli” di Pieter Brueghel il vecchio, Musei Reali del Belgio Bruxelles.

Maria Catalano Fiore

Pieter Brueghel il vecchio, di sicuro uno dei più notevoli artisti fiamminghi, nato a Breda tra il 1525/1530 deceduto a Bruxelles nel 1569. Morto giovane, ma ci ha lasciato delle opere bellissime, più figli e nipoti con a sua stessa inclinazione artistica, anche se meno dotati. La sua data di nascita, ritratti ecc…sono del tutto imprecisi. Il primo documento reale in cui si parla di lui è quello che lo attesta come uno dei Componenti della Corporazione di San Luca ad Anversa, qualificato come maestro d’Arte. In base a varie testimonianze si formò a Bruxelles alla corte di Carlo V come disegnatore di arazzi. E’ ovvio il suo avvicinarsi alle opere di Hieronymus Bosch.Visse più o meno nella cosmopolita Anversa.

Nel 1551 visitò l’Italia, fermandosi soprattutto a Roma, come documentano le numerose opere prodotte e vendute in Italia. Visitò Napoli, come documentano sia delle vedute del porto di Napoli, vendute a privati, che una particolare opera, una ” battaglia navale” eseguita nel 1552. Quest’opera sembra precorrere i tempi di William Turner o degli impressionisti.

battaglia navale

Molti sono gli aspetti della sua Arte, soprattutto quando dipinge per se stesso e tira fuori capolavori come questa “Torre di Babele” del 1553:

“Torre di Babele”

Opera incredibile e di dimensioni notevoli, purtroppo resa male in questa foto. Sicuramente si riferisce alla maledizione che grava sull’umanità. Nel 1564 nasce il suo primogenito, suo omonimo. Nel 1568 il suo secondogenito Jan. Sono questi gli anni in cui realizza i suoi più grandi capolavori, ma anche i più controversi e complicati. “La caduta degli Angeli ribelli” Paure, vizi, deformazioni fisiche e morali sono usate tra il tragico, il grottesco, la caricatura.

La caduta degli angeli ribelli

Ne 1562 raggiunge l’apoteosi della sua Arte e filosofia di vita con “Il trionfo della morte”. E’ un olio su tavola di 117 x 162. In questo quadro sono rappresentati tutti i temi iconografici medioevali, a dama nascosta, i cavalieri dell’Apocalisse, la Resurrezione dei defunti, la persecuzione degli ebrei colpevoli ed untori. In questa grande tavola attualmente Al Museo del Prado, a Madrid, è soprattutto rappresentata la gente terrorizzata dalla Peste, che non sa come affrontare, e quindi usa tutto e tutti come capi espiatori. Della peste in campo medico, si conosceva ancora poco ed ovviamente si cercava di combatterla in modo sbagliato.

“Il trionfo della Morte”

Purtroppo, nel 1569 Pieter Brueghel, muore a Bruxelles, ha più o meno 40 anni e due figli piccoli. Per la sua sepoltura, i reali del Belgio, lo vollero inumare nella Chiesa di Nostre Dame de la Chappelle a Bruxelles. Nella sua vita si può affermare che ebbe fortuna sia commerciale che critica; un po’ meno i suoi figli, troppo piccoli per assimilare tecnica e contenuti del padre. La sua tomba non è stata mai toccata, anzi il grande Pieter Paul Rubens l’abbellì con un suo dipinto ancora in loco.

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