Inediti di Quasimodo ritrovati a Taranto
Senza dubbio Salvatore Quasimodo è uno dei più grandi poeti e traduttori dal latino e greco del 900.
Maria Catalano Fiore
Salvatore Quasimodo (modica 20 agosto 1901 – Napoli 14 giugno 1968) è sicuramente uno dei poeti italiani più importanti del 1900. Nel 1959 sarà insignito del Premio Nobel per la Letteratura.
Durante le operazioni di cura del patrimonio della Biblioteca Acclavio di Taranto sono stati ritrovati gli scritti originali che il poeta Salvatore Quasimodo lasciò all’istituzione quando nel 1967 ha soggiornato a Taranto, impegnato nella traduzione degli epigrammi del grande poeta greco Leonida da Taranto. L’Amministrazione Comunale, insieme con i funzionari della Biblioteca Acclavio e con gli operatori di Museion, è al lavoro per rendere queste trascrizioni un patrimonio condiviso.
Ricordiamo che Salvatore Quasimodo era un Poeta Ermetico. La sua opera poetica è classicamente divisa in due fasi: la prima è quella dell’Ermetismo, mentre la seconda, influenzata dal secondo conflitto mondiale è quella del Neorealismo. ricordiamo fra tutte la celebre “Ed è subito sera”. La brevità del testo, il linguaggio metafisico e la presenza del tema esistenziale hanno reso questa poesia uno dei manifesti della poetica dell’ermetismo.
Unica strofa in tre versi (dodecasillabo, novenario, settenario)
Ed è subito sera
Ognuno sta solo sul cuore della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.
Salvatore Quasimodo
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