Lettera a Dante Alighieri

Giuseppe Surico ama profondamente la sua terra, ogni angolo della sua terra che conosce, scruta, conquista. Conosce la lontananza e ancora di più ne gode quando può perdersi nelle sue Selve e …. le consiglia anche a Dante Alighieri. Anna Marirelli ne fa una interpretazione molto realistica e introspettiva.

Maria Catalano Fiore

versi di Surico Giuseppe

opere di Anna Marinelli

Il nostro amico Giuseppe Surico ha ottenuto una menzione d’onore per questa poesia in vernacolo di Laterza (Ta), anche tradotta, dedicata a Dante Alighieri. ne raccomando la lettura perché è “geniale”.

Le opere che Anna Marinelli ha dedicato all’anno dantesco sono veramente meritevoli. Entrambi li troverete pubblicati sulla nostra “Antologia Creativa”

Lettera a Dante Alighieri

Cumbà Alighiè

Sj st’t sfurtnt acchighiàrt o / mijnz d na Selv sbaglijt !

Cij tér acchijt ijndr a selv a nostr,

e acchijv ca strt n’andent / terzarùl….

Cij ijrr u timb di spargijn,

tér aiutij acchij nu bell mazz.

Ti putijv fi a ciallédd, che / nu pr d’òv,

oppur che dow spaghett / co ueghij sfritt.

T putijv fj na frtt’t:

spargijn, iòv, mddich du / pn, furmaggij e ptsìn.

Ci proprij ijern d chiùw/ I mittijv sottolij,

che mangiaratill a staggion

che dow pummdor/ o ijntr a dow fèdd d pan che

nguna fèdd d chpquèdd.

E ce tér a mangij !!

Na prelibatèzz dacchsij / amuròs e sapurit

ca mangh i reij si / mangiàvn.

Aldr ca passeggijt o mbijrn / ca t fascijst che Virgijglij.

Dow ijer a stj mbaràzz a / Crist ijndr o Paravis!

Non t dich cij arrvijv o / tiijmb di fungij!

Indr a Selva a nostr stònn / tutt i qualtij:

cardungijdd, / p’pràzz, fungij p’p, munàti,

cardlicchij e pur l’ald.

Pow che mangiall t’affdijv / a ngùn a femn duw pais nuestr.

ca già u nom ijeij nu programm: “LATERZA”.

Accom a Beatricij a / tow, nengij putv ijss….

Ma a prparij u/ mangij, tasscùr ca i femn /du pais

Sow almen cijnd vold megghij,

ca cij pijnz accom sàpn fj u pn/ e i fcàzz

fascij abbvèscij pur i muert!

Fijurt quant ijeij bon a past / fàtt nghs ca fascijn:

a tagghiarin ijeij chedd adatt

ca s spòs giust che fungij.

Giuseppe Surico

Traduzione: Una lettera a Dante Alighieri

Compare Alighieri, sei stato sfortunato a trovarti in una Selva sbagliata! Se eri capitato nella nostra selva e trovavi per strada un antenato Laertino…. Se era al tempo degli asparagi, ti doveva aiutare a trovare un bel mazzo. Lo potevi fare a cialda, con un paio di uova, oppure con due spaghetti con olio sfritto…… Ti potevi fare una frittata: asparagi, pane e formaggio grattugiato, con un po’ di prezzemolo. Se erano ancora assai….Li mettevi sott’olio, per mangiarli l’estate con i pomodori oppure in due fette di pane con qualche fetta di capocollo, cosa ti dovevi mangiare…..una prelibatezza così gustosa e saporita….Che neanche i re si potevano permettere il lusso di mangiarla… Altro che la passeggiata all’inferno che facesti con Virgilio. Qui dovevi stare in braccio a Cristo nel Paradiso! Non ti dico se arrivavi nel periodo dei funghi; in questa Selva nostra ci sono di tutti i tipi: cardoncelli, p’razz, funghi pepe, munati, cardillicch ed altri. Poi per mangiarteli ti affidavi a qualche femmina del nostro paese, che già il nome è tutto un programma: “Laterza”. Come Beatrice tua, non poteva essere…..Ma a preparare il mangiare, ti assicuro che le donne del paese….Sono almeno cento volte più brave, solo se pensi a come sanno fare il pane e le focacce che fanno resuscitare pure i morti! Figurati quanto è buona la pasta fatta in casa che fanno: Le tagliatelle sono quelle giuste che si sposano con i funghi…. Accompagnate da un sughetto di pomodori rossi appesi. A Compare Alighieri cosa ti sei perso…. Nella Selva nostra ci sono tante piante di lentisco…. per poter fare un po’ di carbonella per poterti riscaldare in inverno quando fa molto freddo…..A Virgilio lo potevi pure lasciare al suo destino !!!

Giuseppe Surico dir.ris.

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