Luigi Guerricchio

Ginetto per i suoi amici, Gino per altri, Luigi Guerricchio, un grande, uno dei tanti personaggi che tra Bari, Roma, e Matera, sua città di origine, hanno portato veramente cultura.

Maria Catalano Fiore

Ginetto è stato anche per tanti ragazzi che, come me, studiavano arte, mite, pacato, una istruzione incredibile. Manualità e sapere da trasmettere a tutti. Varie le sue lauree e poi, Accademia di Brera e Roma. Unica la sua vita vissuta da “giovane realista lucano” con Rocco Scotellaro e Carlo Levi, Renato Guttuso, amico intimo di Oscar Kokoscka, a Brera allievo di Domenico Cantatore. Sempre presente alle edizioni del Maggio di Bari. Due righe di riconoscimento a Ginetto Guerricchio mi sembrano d’obbligo. Nato nel 1932 è morto nella sua Matera il giorno dell’inaugurazione del suo ultimo lavoro Il Mercante della Murgia. Molte delle sue opere sono in un Archivio a lui dedicato in Palazzo Lanfranchi a Matera. Due parole scritte, dopo il suo funerale, dall’amico giornalista lucano Mario Trufelli.

A tua insaputa

Ogni ragazzo che passa

ha un garofano rosso

per la tua tomba.

Ogni rondine che fugge

lascia un seme

sulla tua tomba.

Ognuno che viene

e si fa sera

ti sente cantare

nella tua tomba.

Girasoli e Cardi venerandi

ardono e muoiono

sulla tua tomba.

L’Erbavento cresce

senza giudizio

nasconde la tua tomba.

E tutto questo accade

a tua insaputa.

Mario Trufelli

Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare i contatti o scrivere alla e-mail info@lavocenews.it, grazie