Otranto punta sul genio di Bansksy
Una mostra di opere di Bansksy al Castello di Otranto, che sicuramente darà un rilancio oltre che al turismo vacanziero, anche al turismo culturale.
Maria Catalano Fiore
All’interno degli spazi espositivi dello splendido Castello angioino – aragonese di Otranto, dal 23 giugno al 19 settembre saranno fruibili al pubblico le serigrafie originali, più famose. tratte dai celebri murales dell’artista britannico Bansksy.
Con questa importante mostra, la Direzione artistica ed il Sindaco di Otranto intendono dare una notevole spinta al turismo sia vacanziero che culturale della città, dopo la chiusura forzata a causa della Pandemia.
La mostra nasce da un progetto sul territorio di Lorenzo Madaro, promosso dal comune di Otranto.
Bansky sicuramente rappresenta una scelta importante. Adatta sia alla fruizione del pubblico italiano, che di quello straniero, che invade Otranto, Gallipoli e tutto il basso Salento. Infatti, Bansky attualmente è senza dubbio, il caso più eclatante di popolarità per un artista vivente dai tempi di Andy Warhol. E’ indubbio che la sua Arte occupa un particolare posto in tutto il panorama dell’Arte contemporanea mondiale.
L’identità di questo famoso “writer” è sconosciuta, pare sia nato a Bristol nel 1974. Sconosciuta la sua sede operativa, appare, opera e scompare nei posti più storicamente significativi. Eventi e spazi chiave. Le sue sono denunce sociali su sfondo satirico e abbracciano argomenti vari come la politica, cultura, etica, pandemia ecc…. Nell’anno di Leonardo, un’attualissima Monna Lisa imbraccia un lanciafiamme…..
Nelle sale espositive del castello di Otranto si potranno ammirare le serigrafie su carta tratte dalle sue opere più conosciute dal famoso Murales “Girl with Ballon”, che svetta su manifesti e locandine, al famosissimo Stencil “Love is in the Air”, tratto dal graffito comparso per la prima volta sul muro di separazione israeliana di Betlemme nel 2003: un uomo che lancia fiori sulla folla e non più bombe. che ha girato in mondo riprodotto in tutte le forme, dimensioni e colori.
I Graffiti e Murales di Bansksy hanno trasformato questo orrendo muro di pena in un museo a cielo aperto.
Ha distribuito sue opere in tutta Venezia per sollecitare provvedimenti per l’acqua alta e i danni prodotti dalle navi crociera.
Ovviamente ha dipinto anche la Pandemia, in più forme e varianti.
A parlare per lui sono le sue opere, immagini forti che fanno riflettere.
Sicuramente una mostra di alto livello e da non perdere sia per i suoi aspetti culturali che didattici, oltre allo splendido contenitore culturale, una location a picco sul mare che si può ammirare attraverso feritoie, finestre e sul vasto terrazzo. Un Castello che negli anni ha ospitato prestigiose manifestazioni e mostre molto particolari che hanno sempre riscosso un notevole successo.
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