Per la Pasqua del Covid

Rita Branca rievoca per noi i sapori, gli odori di Pasque ormai passate, nella sua Sardegna, e ci offre le sue preziose “scarcelle” vere sculture fragili come merletti…..

Maria Catalano Fiore

versi di Rita Branca

In questi versi che ci regala la nostra amica, professoressa e poliglotta, Rita Branca, c’è tutto l’amore per la sua terra, la Sardegna del Logudoro e ricordi…..ricordi di amore, profumi e sapori e della sua mamma….

Come sarebbe bello, almeno nei giorni festa, stare insieme ai propri cari, ma la vita va avanti, nuovi odori e sapori…..

E poi quando ci sembra di aver superato il peggio, arriva lui il “subdolo Virus mortale”, ci toglie dignità, affetti, conoscenti, ci rinchiude in casa amorfi….ma ci facciamo coraggio: “…Addà passà a nuttata…” e forse ci riprenderemo le semplici abitudini giornaliere….speriamo.

Bellissime queste “Scarcelle” Sarde realizzate dalla Signora Chiara Lai di Ovodda

PER LA PASQUA DEL COVID

Non i suoi movimenti ovattati in cucina,

né il calore del forno acceso di buon’ora,

né il profumo delle frattaglie d’agnello ben aromatizzate

di mirto, pepe, sale, aglio e prezzemolo,

che ti fa precipitare dal letto

per correre a far colazione

e ricevere la benedizione del primo saluto materno

a Pasqua.

Non ci saranno a seguire,

le formaggelle dolci e profumate d’arancio,

né i gustosi ravioli di ricotta di pecora,

sontuosamente vestiti di rosso,

con il suo incomparabile sugo,

ma uno scampanio festoso, sì,

per ricordarci che siamo vivi e sani,

anche questa Pasqua, quella del Covid,

e pertanto, a ringraziare del magnifico dono, ci inchiniamo.

Rita Branca Pasqua 2021

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