Pierre Cardin un italiano che ha conquistato il mondo
Pierre Cardin, italiano, veneto, Trasferito a Parigi, ma con l’anima a Venezia. ha conquistato il mondo con la sua moda
Maria Catalano Fiore
(alcune foto sono dell’agenzia Getty immages)
Non è facile parlare di Moda se non si è addentrati nel campo dell’Alta Sartoria, come non è facile parlare di arte se non ha mai preso in mano pennelli e colori. Ma Pierre Cardin Può essere considerato un vero artista, uno che l’arte la costruiva con le stoffe, le loro forme e colori in modo veramente unico ed inimitabile.
E’ andato via…in punta di piedi…. il 29 dicembre 2020. Certo gli sono stati dedicati “coccodrilli” (ultimi saluti in termini giornalistici), ma ritengo sia utile conoscere questa persona, quest’uomo che davvero ha rivoluzionato il mondo della moda e non solo…
Il maestro era nato il 2 luglio 1922 a Sant’Andrea di Barbarana, in provincia di Treviso. Pietro Costante Cardin è morto a Neully sur Senne a 98 anni. Era emigrato in Francia nel 1924, piccolissimo, dopo che i genitori avevano perso le loro proprietà e la fiorente impresa agricola nella Grande Guerra. Lui è il più piccolo di 8 fratelli, ovviamente si adatta meglio alla nuova realtà, Il suo nome diventa Pierre ed il cognome pronunciato alla francese “Carden”, che in veneto sarebbe stato comunque Cardin e lo faceva tanto ridere.
Nel 1936 a 14 anni entra come apprendista in una sartoria di Saint’ Etienne dove impara prima a tagliare e cucire vestiti da uomo, poi da donna. Gli servirà moltissimo per “costruire ” le sue giacche. Lui riuscirà a creare la “giacca Bar di Christian Dior” una pietra miliare nell’attuale eleganza.
Alla fine del secondo conflitto mondiale Cardin si trasferisce a Parigi. Trova lavoro da Jeanne Paquin, magica creatrice di “Cappotti alla Postigliona e Mantelle”. Poi passerà nell’Atelier di Elsa Schiapparelli ed infine viene assunto da Christian Dior che lo nomina primo tagliatore del suo neonato atelier. E sarà proprio Cardin a realizzare il suo sogno: affinare il corpo senza strizzare la vita. Tra le idee di Dior e la maestria nel taglio di Cardin nasce quello che verrà definito “New Look”.
Nel 1950 Cardin realizza il suo sogno ed apre una sua casa di moda. Ormai ci siamo! quando Cardin farà la sua prima sfilata monsieur Dior gli invierà 144 rose rosse.
Progredisce anche nel mondo dell’Unisex. Nel 1959 è il primo stilista ad aprire un punto vendita anche in Giappone. Alle sue spalle ha successi di ogni tipo dal “Bobble Dress” (un incredibile vestito a bolli) creato proprio nel 1959 in Giappone dove conosce Hiroko Matsumoto, la stupenda modella nipponica che per 12 anni sarà la sua musa.
Comincia così l’avventura più lunga e felice della moda moderna. Lui diventa subito lo stilista del futuro quello che vestirà uomini e donne capaci di cambiare il XX secolo. Nel XX secolo infatti con la diffusione internazionale della “Pop Art” con l’analoga necessità di superare l’elite e le Accademie. Moda, Arte, Musica, diventano così fenomeni sociali che le nuove generazioni seguono soprattutto per segnare un’appartenenza ed uno stile.
Tra i tanti spiccano i Beatles con la celeberrima giacca nera, o colorata, ma sempre dall’inconfondibile colletto alla coreana. Diventando icone di stile, non occorre più la cravatta, accessorio superato per un gruppo Pop, Non è solo un abito di scena, ma una vera “uniforme”. Jaqueline Kennedy è vista come una eroina spaziale, qualcosa di irraggiungibile. Disegna persino le divise dei soldati dell’esercito popolare di Mao.
Pierre Cardin da bisogno di aria, di spazi per creare e per sfilare. Nasce così la sua sede “L’Espace Cardin”, aperto nel 1971 a Parigi, inaugurato con un concerto della grande Soprano Renata Tebaldi. Questo Spazio Teatrale (foto in copertina) verrà utilizzato sempre anche per ospitare artisti di teatro o musicisti. Un’altra innovazione nel campo della moda.
Quello stesso anno crea una linea di Prét-à-porter per una catena di grandi magazzini. E’ uno scandalo nell’Olimpo dell’Alta Moda Francese. Per punizione verrà cancellato dalla “Chambre Syndacal de la mode Francaise” Lui se ne infischia crea profumi, calze, cappelli, piastrelle per la casa, mobili e accessori. Considerato il successo mondiale, dopo qualche anno viene reintegrato, ma si dimette definitivamente nel 1966.
Dal 1994, Pierre Cardin decide che le sue sfilate diventino private e di mostrare i suoi capi solo ad un ristretto gruppo di operatori del settore e clienti selezionati nel suo Studio privato.
Per Buona parte della sua lunga carriera Cardin ha guardato l’arte per capire la moda, fino a considerarsi, a ragione, egli stesso artista. Nel 2018 la sede parigina di Sotheby ha proposto le sculture dello stilista franco-italiano, realizzate negli anni 70 come oggetti di design in edizione limitata.
Ovviamente ha vinto innumerevoli premi tra cui la Legion d’Onore, il riconoscimento più alto in Francia. In Italia Il titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.ecc…..
la sua vita è stata soprattutto incredibile, con l’unico rimpianto di non aver avuto un figlio con Jeanne Moreau, l’unica donna della sua vita.
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